Parla per la prima volta Vincenzo Scarantino, l’uomo che si era accusato, salvo poi ritrattare tutto, di aver procurato la Fiat 126 che, imbottita di tritolo, causò la morte di Paolo Borsellino e degli uomini della sua scorta nella strage di Via D’Amelio. Scarantino è attualmente imputato a Caltanissetta, sempre per calunnia. Oggi la procura indaga sull’ipotesi che Scarantino sia stato la pedina di un ennesimo e clamoroso depistaggio.
L’intervista integrale andrà in onda giovedì prossimo, 30 gennaio, a Servizio Pubblico.
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