Blitz nelle scorse ore del Ros in Abruzzo, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Puglia e Sicilia (operazione che ha raggiunto anche Albania e Kosovo), 71 persone arrestate, sequestrati due quintali di eroina e cinque quintali di marijuana. L’inchiesta, coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia de L’Aquila ha stroncato un maxi traffico di stupefacenti con base a Pescara. Le indagini hanno avuto inizio dopo l’arresto nel 2009 di un corriere italiano che importava droga dall’Albania, avvalendosi in 4 anni di alcuni agenti infiltrati e ben 4 collaboratori di giustizia. Oggi emergono i risultati di questo lavoro investigativo che ha portato a sgominare la filiera di spaccio organizzata da 3 diverse organizzazioni simultanee. La prima radicata in Albania, tra Durazzo e Tirana, ed in Kosovo, a Prizren, e collegata con Pescara (principale snodo per lo smercio dell’eroina introdotta in Italia), La Spezia, Milano, Bergamo, Padova, Udine, Asti, Mantova, Firenze, Roma, Ravenna, Imola, Bologna, Taranto, Bari e Lecce, importava direttamente eroina dall’Afghanistan tramite importatori turchi. Il secondo gruppo era dedito allo spaccio dell’eroina, con base in Bosnia e collegamenti in tutta Europa. Il terzo gruppo gestiva il traffico di eroina e altri stupefacenti nella Provincia di Pescara e nelle province limitrofe. Le indagini hanno individuato anche a Kamnik (Slo) un gruppo che, oltre a reclutare corrieri per il traffico di droga, si interessava anche dell’ingresso in Italia di pistole semiautomatiche e kalashnikov.
Abruzzo crocevia internazionale del narcotraffico. Sgominate tre organizzazioni criminali
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