Il Festival dell’Impegno Civile – Le Terre di Don Peppe Diana rappresenta un’iniziativa di valore non solo culturale, ma anche sociale ed economico che giunge quest’anno alla sua V Edizione. E’ promosso dal Comitato Don Peppe Diana e da Libera Caserta che da anni, sulla scorta degli insegnamenti e del messaggio di Don Giuseppe Diana, operano in “Terra di Lavoro” per contrastare il potere della criminalità organizzata e costruire reali alternative a Gomorra, riscoprendo bellezza e ricchezza dei nostri territori. La peculiarità del Festival è quella di essere realizzato esclusivamente all’interno dei beni confiscati alla criminalità organizzata della Provincia di Caserta e di Napoli. L’idea di fondo che si intende perseguire attraverso questa manifestazione, infatti, sta nella valorizzazione dei beni un tempo appartenuti alla criminalità organizzata, ma poi, una volta sequestrati e confiscati, restituiti al patrimonio comune delle collettività, dei territori, dei singoli cittadini. A partire da queste ragioni si è pensato, per questa edizione, di scegliere come tema della manifestazione “Il Bene Liberato”. Il patrimonio sottratto ai clan è individuato come “sequestrato” e “confiscato”. Termini propri di un linguaggio giuridico senza dubbio corretto ma che non restituisce a pieno il valore che questi stessi beni hanno. Questi, infatti, sono innanzitutto, beni liberati. Liberati dal potere e dalla violenza della camorra, liberati dall’impossibilità di accesso, liberati dai muri che li circondavano. E con la liberazione di questi luoghi, siamo certi, si libera il Bene, in senso etico e morale, che può combattere e vincere il male, rappresentato in questi e tanti altri territori dalla criminalità organizzata. Questo, infatti, è un Festival di liberazione, un Festival partigiano, che si schiera, senza compromessi di sorta, da un’unica parte, quella della giustizia. Infatti, l’intento di questa manifestazione è innanzitutto quello di promuovere i valori della giustizia, della legalità e della lotta alla violenza criminale.
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