Nel giorno dell’anniversario della morte dell’imprenditore Libero Grassi, lo scorso 29 agosto, il ministero dell’Interno ha diffuso la notizia che nel decreto firmato dal ministro Angelino Alfano sono stati stabiliti i criteri per designare tre componenti rappresentativi delle associazioni nazionali chiamati a sedere al tavolo del comitato di solidarietà per le vittime dell’estorsione e dell’usura. I criteri proposti dal commissario straordinario antiracket, Elisabetta Belgiorno, e recepiti nel decreto del ministro mirano a stabilire parametri certi per individuare le associazioni maggiormente impegnate sul territorio e di maggiore rappresentatività.
«Si tratta – ha spiegato il prefetto Belgiorno – di un concreto segnale dell’impegno delle Istituzioni, con un forte valore simbolico [..]. Lo strumento selettivo individuato dal ministro Alfano intende garantire che le associazioni antiracket e antiusura grazie all’esperienza acquisita sul campo siano riconosciute obiettivamente come portatrici degli interessi delle vittime e come tali possano apportare all’attività deliberativa del comitato un indispensabile e prezioso contributo».
Gli indicatori, individuati nel decreto, sono finalizzati a “riconoscere una comprovata capacità operativa nell’assistenza e nel sostegno alle vittime, oltre che nella prevenzione del rischio di estorsione e usura” e prenderanno in considerazione alcuni elementi come la “consistenza organizzativa, il numero delle costituzioni di parte civile, la diffusione e l’articolazione territoriale, le iniziative e gli interventi svolti”.



