Attenti al giornalismo

Ragazzo che legge giornale

I giochi non sono affatto chiusi, anzi si decidono ora. Dittatori affannati, tenuta dei ceti medi metropolitani, terzo mondo presente, ritorno (confuso ma profondamente civile) dei “movimenti” generazionali. Poi: imperi pazzi, tecnologie gelate, pianeta orfano, alternative fumose. Il vecchio “socialisme ou barbarie”, insomma.

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Il centro, probabilmente, ora è l’informazione. Parola generica, parente da un lato di Teknè, dall’altro di Journal: una spavalda ma debole, l’altro defunto ma indispensabile. Siccome però in fondo è il nostro mestiere, vediamo di che si tratta. Risposta: e chi lo sa. È come l’alfabeto o la moneta: ammazzano i geroglifici e il baratto, ma cosa viene dopo mica lo vedi ora.

La nuova informazione sarà più “democratica” dell’antica: ma prima che sia migliore ci vorrà del tempo. Non è che l’alfabeto produca subito Iliadi e Odissee; le rende semplicemente possibili. Richiede un lavoro lungo, altro che imparare a memoria qualche po’ di geroglifici.

Così il giornalismo nuovo, di cui abbiamo solo una pallida idea, avrà ben poco a che vedere con quello antico. Tranne il lavoro serio e l’organizazione magari “anarchica” ma precisa; non dovrà fare i conti con i padroni ma dovrà farli col brainstorming e con le reti.

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All’informazione, per sua natura, toccherà pure rifondare (sai che bello) tutta quanta la politica e la cultura: le quali, per noi che siamo marranza o terroni, comprendono una cosa chiamata mafia, che è quella che ci governa sotto vari nomi (“oligarchi”, “tycoon”, e compagnia). E poiché in definitiva sempre di “comunicazione” si tratta (anche minuta e banale, tipo paginate su città della Sicilia), capite che c’è poco da scialare.

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Così, forse ho raggiunto il mio obiettivo, che era salvare te, o qualunque altro disgraziato che volesse venire a infilarsi (o infilarsi di nuovo) in ‘sta sciamannata baracca dei Siciliani. Lascia stare: meglio gallo in cortile che gabbiano in mare (che manco si sa dove finisce e come). E poi non ci venite a dire che non ve l’avevamo detto.

Foglio_I Siciliani_novembre 2025

I Siciliani Giovani