Nella lettera di invito, per il trentesimo compleanno di LIBERA, con l’appuntamento del 25.03.2025 che si svolgerà a Napoli, dopo la Giornata nazionale a Trapani, firmata dai referenti regionali Mariano Di Palma, Anna Garofalo, Gigi Cannavacciuolo, a cui si associano ovviamente i predecessori, Geppino Fiorenza, don Tonino Palmese e Fabio Giuliani, Don Luigi Ciotti, scrive:
“Il cambiamento è vita, e se Libera è arrivata a questo traguardo dei trent’anni è anche perché ha saputo cambiare, senza tradire le sue motivazioni iniziali ma arricchendole di nuove riflessioni e nuovi filoni di intervento. E sullo sfondo c’è sempre il desiderio di liberare chi ancora non è libero nel nostro Paese”.
“Care e cari – continuano i firmatari – il 25 marzo 2025 Libera compirà trent’anni di impegno. Il nostro cammino trentennale ha sempre avuto un orizzonte ben chiaro, racchiuso nel nostro nome: liberare il nostro Paese dalle mafie e dalla corruzione per conquistare la nostra libertà.
Nel 1996, durante la I^ Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, leggemmo circa 300 nomi. A Trapani, il 21 marzo di quest’anno, durante la XXX edizione della Giornata, ne sono stati letti 1101.
Nomi, storie, sogni, vite strappate dalla violenza mafiosa che, grazie allo straordinario impegno dei familiari delle vittime e a tante e tanti attivisti, ora sono semi di speranza, di bellezza, di riscatto, e che permettono a tante comunità di camminare e di costruire percorsi di giustizia sociale.
Il generoso impegno trentennale messo in campo però non basta: sentiamo la necessità di rilanciare i nostri sforzi, provare a coinvolgere sempre più persone e difendere in ogni possibile sede quella libertà in nome e col nome della quale abbiamo dato vita alla nostra rete.
Vi invitiamo, dunque, ad essere con noi martedì 25 marzo 2025 dalle ore 18.00 presso Lazzarelle Bistrot alla Galleria Principe di Napoli per rinnovare l’impegno per la memoria delle vittime innocenti, per la ricerca della verità e della giustizia per i nostri cari e per liberare il paese da mafie e corruzione”.
Ma certo s’affollano pensieri tristi e gioiosi nella mente.
Intanto, semanticamente, “Libera”, chissà se è un imperativo, con tanti amici e protagonisti sacerdoti, che richiama quel “libera nos a malo” ; oppure “aggettivo qualificativo” o “nome proprio e gioioso” d’una ragazza che abbiamo visto crescere bella e forte e che ha preso in mano il nostro destino, per sempre.
Certo in Campania la storia è ben lunga. Ora ci apprestiamo a celebrare, con il combattivo impegno di sempre, i 30 anni di Libera, dopo i 50 della “mensa bambini proletari”, ma anche i 40 di Giancarlo Siani, giovane “cronista” del Mattino ucciso il 23 settembre dell‘85 dalla camorra.
E si preparano libri importanti e documentari, dopo il grande imperituro film “Fortapàsc” di Marco Risi.
Ma nel 1995, a tenere a battesimo Libera, con Renato Natale, in seguito Sindaco di Casal di Principe, e poi Amato Lamberti, fondatore dell’ “Osservatorio sulla camorra” e don Tonino Palmese, oggi presidente della “Fondazione Pol.i.s”, c’era anche chi aveva fondato, in Regione Campania, il “Centro di Documentazione e Ricerca contro la camorra” nel 1985, oggi con acronimo AsCenDeR, grazie alla Legge regionale 39/85, del 6.05.’85, scritta da Isaia Sales.
Ed inoltre era nato, proprio lì, il primo nucleo e l’iniziale statuto del “Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti di criminalità”, con Lorenzo Clemente, Alfredo Avella, Giacomo Lamberti, Bruno Vallefuoco, Annamaria Torre e tanti altri.
E quindi c’era stata una lenta ma prodigiosa decennale preparazione… con tante scuole attive ed impegnate sul fronte anticamorra ed antimafia e poi per onorare quel giovane giornalista, la cui straordinaria e buffa Mehari abbiamo portato in giro per l’Italia fino a Bruxelles, ora a San Giorgio a Cremano, dopo il PAN.
Ma ne riparleremo.
Intanto Auguri di compleanno e buon lavoro a “Libera” e a tutti i generosi protagonisti del riscatto e della lotta contro mafia, camorra, ‘ndrangheta e corruzione in ogni parte d’Italia, dell’ Europa e del mondo, siano essi bambini, ragazzi, professori, dirigenti scolastici, sacerdoti, magistrati, avvocati, sindaci, assessori, generosi operatori di tutte le Forze dell’Ordine e della Polizia Municipale.
* Presidente AsCenDeR e Presidente onorario Fondazione Giancarlo Siani



