Un uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato fermato dalla scorta del sacerdote e da una pattuglia di Carabinieri: dovrà rispondere di atti persecutori aggravati dal metodo mafioso. Il prete: “Gesto doloroso, capire il perché”.
“Vicinanza e solidarietà” dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a don Maurizio Patriciello dopo “il grave gesto intimidatorio di cui è stato vittima”. Il sacerdote infatti, domenica nel corso della messa della mattina, ha ricevuto una busta con dentro un bossolo, datagli da un uomo in fila per ricevere la Comunione nella chiesa del Parco Verde di Caivano.
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha definito quanto accaduto un gesto “vigliacco e criminale”.
“La ‘stesa’ e l’episodio minatorio a don Patriciello sono il chiaro segnale che la criminalità locale sente di aver perso terreno per il morso dello Stato. Questo rigurgito di violenza in piano stile camorrista va letto proprio come la reazione disperata, rozza e scomposta di un potere malavitoso che sente la crescente pressione dello Stato. Non solo gli affiliati alla criminalità ma anche quanti, a un livello più basso, vivono nella delinquenza spicciola hanno compreso che qualcosa è cambiato“, ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, intervistato da Il Messaggero.
Don Patriciello “l’ho sentito giustamente preoccupato ma tutt’altro che impaurito. Ha sposato una missione che va anche oltre quella pastorale ed è molto determinato ad andare avanti. Io stesso ho anticipato che sarò nuovamente a breve a Caivano per proseguire sulla strada che abbiamo intrapreso, per dimostrare a chiunque ne avesse bisogno che don Patriciello non è solo, ha la vicinanza e la solidarietà dello Stato e di tutte le persone perbene” ha aggiunto il titolare del Viminale.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri il proiettile arriva presumibilmente della sparatoria avvenuta al Parco Verde nella sera precedente, quando un gruppo formato di una decina di giovanissimi, a bordo di sette-otto scooter, ha esploso in aria dei colpi di pistola.
L’uomo, un 75enne già noto alle forze dell’ordine, è stato bloccato dagli uomini della scorta di don Patriciello e dai Carabinieri del servizio di vigilanza. Dovrà rispondere di atti persecutori aggravati dal metodo mafioso.
“È stato un gesto forte e per me anche doloroso perché la Messa delle 10 è la Messa dei bambini e per me i bambini sono un sacramento”. Don Maurizio Patriciello non si è nascosto, dopo l’intimidazione subita: ha parlato con i giornalisti, ha spiegato che il dolore più grande è che “questo avvenisse durante questa messa, davanti ai bambini, mentre veniva a fare la comunione, questo non me lo aspettavo proprio”.
Viminale: “Intensificate le misure di tutela”
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, secondo quanto si apprende da fonti del Viminale, ha sentito al telefono don Maurizio Patriciello per esprimergli la propria solidarietà e ribadire la vicinanza dello Stato alla comunità di Caivano. Nell’occasione, il Ministro ha preannunciato una visita a breve a Caivano. Già da oggi, gli operatori della Polizia di Stato e dei Carabinieri hanno inviato pattuglie aggiuntive per presidiare il Parco Verde. Inoltre, è stata disposta l’intensificazione delle misure di tutela nei confronti di don Patriciello. Lunedì è in programma una riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica focalizzato sugli episodi di Parco Verde.
Il raid armato per le vie del quartiere
Una decina di persone a bordo di sei o sette tra scooter e moto ha percorso ad alta velocità alcune strade del rione Parco Verde, esplodendo alcuni colpi d’arma da fuoco, secondo la ricostruzione dei Carabinieri. Sono stati rinvenuti 8 bossoli. La “stesa” a pochi metri dal parco giochi inclusivo dedicato ai bambini del quartiere, inaugurato in mattinata.
Il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, ha disposto l’intensificazione dei servizi di controllo del territorio. La Prefettura ha sottolineato come si tratti di un’area già ampiamente vigilata dalle forze di polizia, con operazioni congiunte e ad alto impatto, sulla quale le attività saranno ulteriormente rafforzate. L’argomento costituirà oggetto del prossimo comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Don Patriciello: “Gesto doloroso, capire il perché”
“Bisogna vedere chi lo ha mandato e perché, questa è la cosa importante” ha concluso don Maurizio Patriciello parlando dell’intimidazione subita.
Fonte: Rainews
Un proiettile consegnato in chiesa a don Patriciello
Caivano torna a far parlare e lo fa con clamore.
La sera prima due ‘stese’, di quelle che hanno fatto ripiombare il Parco Verde nel terrore. Domenica a don Maurizio Patriciello, simbolo della lotta alla criminalità organizzata, è stato consegnato un fazzoletto al cui interno c’era un proiettile, calibro 9×21. E’ avvenuto in chiesa, durante il rito della comunione. A fine giornata è scattato l’arresto per l’uomo che ha consegnato il bossolo e l’accusa è di atti persecutori aggravati dal metodo mafioso. Ma comunque le indagini non finiscono qui.
“È stato un gesto forte e per me anche doloroso perché la messa delle 10 è la messa dei bambini che per me sono un sacramento”, ha commentato ai microfoni Rai don Maurizio Patriciello. “Che questo avvenisse durante questa messa, davanti ai bambini, mentre veniva a fare la comunione, questo non me lo aspettavo proprio”, ha aggiunto il sacerdote. ‘Mi ci hanno mandato’, avrebbe esclamato l’uomo. “Bisogna capire chi lo ha mandato e perché”, ha spiegato don Patriciello.
La condanna è netta, da parte di tutti. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha fatto pervenire a don Maurizio Patriciello la sua “vicinanza e la sua solidarietà dopo il grave gesto intimidatorio di cui è stato vittima”.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, definisce quanto accaduto un gesto “vigliacco e criminale” e assicura che lo Stato non farà alcun passo indietro. Ma ora resta da capire: se a Caivano, da quando si sono accesi i riflettori del Governo, qualcosa è davvero cambiato oppure, quanto vissuto in questi mesi, non è stato altro che una tregua.
I fatti, almeno nelle ultime ore, sono questi. Dopo le due stese, don Maurizio era intervenuto sui social, come sempre: “Le due orribili stese a pochi passi dalla mia parrocchia, stanno a dire una cosa importante, che nessuna persona, amante della verità e del territorio, può smentire. A Caivano e dintorni la malavita organizzata – ben radicata da anni – ha ricevuto, in questi ultimi mesi, un durissimo colpo”.
E poi ancora: “Stolti, non illudetevi. Non siete più scaltri di chi vi ha preceduto. Avete il fiato sul collo”. Stamattina la messa della domenica, come sempre. E’ stata Pina Castiello, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio a raccontare quanto accaduto. Era lì, nella chiesa di Caivano. E ha visto tutto: “È raccapricciante e vergognoso quello che è accaduto questa mattina in mia presenza, a Caivano,nella parrocchia di San Paolo Apostolo dall’interno del Parco Verde durante la messa officiata da don Maurizio Patriciello. Un esponente della criminalità locale confondendosi tra i fedeli in fila per il rito di comunione, si è avvicinato a don Maurizio Patriciello e gli ha consegnato un fazzoletto contenente un proiettile, dileguandosi poi velocemente”.
Forse il bossolo era proprio uno di quelli delle stese di ieri quando un gruppo di una decina di persone a bordo di sette-otto scooter ha esploso diversi colpi di pistola. L’uomo, Vittorio De Luca, 75 anni, è stato prima bloccato e poi arrestato dagli uomini della scorta di don Patriciello e dai Carabinieri del servizio di vigilanza. Avrebbe manifestato in passato problemi psichiatrici.
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, secondo quanto si apprende da fonti del Viminale, ha sentito al telefono don Maurizio Patriciello per esprimergli la propria solidarietà e ribadire la vicinanza dello Stato alla comunità di Caivano. Il ministro ha preannunciato una visita a breve a Caivano ma intanto, già da oggi, gli operatori della Polizia di Stato e dei Carabinieri hanno inviato pattuglie aggiuntive per presidiare il Parco Verde. Inoltre, è stata disposta l’intensificazione delle misure di tutela nei confronti di don Patriciello. Domani si terrà una riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica focalizzato sugli episodi di Parco Verde.
La solidarietà a don Maurizio ha attraversato i partiti. “Un gesto vigliacco e criminale, compiuto nel luogo e nel momento più sacro, che non intimidirà chi, come don Patriciello, rappresenta coraggio e dedizione a favore della comunità e della legalità. Al fianco di don Patriciello e di tutti coloro che non si piegano alla criminalità. Lo Stato è con voi, e non faremo mai un passo indietro”, ha scritto la premier sui social. “Vili minacce”, le ha definite il presidente della Camera, Lorenzo Fontana mentre il leader della Lega Matteo Salvini assicura che “La malavita non riuscirà a far tacere chi difende legalità e giustizia. Paura? Mai”. Il presidente M5S, Giuseppe Conte, parla di “episodio vergognoso” così come il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, assicura che “le minacce non fermeranno la sua opera”.
“I cittadini onesti del Parco Verde , che rappresentano la stragrande maggioranza, e don Maurizio Patriciello non saranno lasciati soli. Lo Stato è presente e continuerà ad esserlo”, promette il prefetto di Napoli, Michele di Bari.
Fonte: Ansa



