La Camera ha approvato all’unanimità la proposta di legge C. 1693-A, che modifica l’art 609-bis del codice penale introducendo in modo esplicito il consenso libero e attuale come elemento centrale per il reato di violenza sessuale. Si tratta di un risultato atteso da anni, che allineerebbe l’Italia agli standard internazionali.
La proposta passa ora all’esame del Senato, dove dovrà essere discussa e votata per completare l’iter legislativo.
Alba Bonetti, presidente di Amnesty International Italia ha dichiarato: “Quello di oggi è un importante passo in avanti: dopo anni di resistenze, questo voto rappresenta un momento storico per il paese, che da tempo attende un cambiamento normativo e culturale. Finalmente ci sarà il cambio di prospettiva che auspicavamo da tempo: il principio ‘solo sì è sì’ sarà pienamente riconosciuto e non saranno più tollerate giustificazioni basate sull’abbigliamento o sul comportamento della vittima al momento della violenza. Ci teniamo, in particolare, a ringraziare le parlamentari che in questi anni hanno appoggiato la nostra campagna Io lo chiedo”.
“Non possiamo, però, abbassare l’attenzione in quanto si attende il voto del Senato affinché questa riforma diventi realmente legge. Mai fino ad oggi eravamo arrivati a questo punto e non possiamo permettere che il processo si arresti proprio ora”.
“L’introduzione del consenso come elemento cardine è cruciale. Se il Senato approverà il testo la norma avrà anche un impatto educativo molto significativo, contribuendo ad affermare una cultura del consenso nella nostra società e nella formazione delle persone che operano nel sistema giudiziario”.



