Ossigeno per l’informazione – Il boss è in carcere e la moglie lo tradisce. È una notizia, i giornali la pubblicano E non c’e’ niente da fare. Ma il clan Ascione-Papale lo considera un affronto e vuole farlo sapere, a futura memoria. Lo fa sapere impedendo che entri nelle case di Ercolano raccontata con tanto di particolari attraverso i giornali locali. La soluzione è semplice: si minacciano gli edicolanti, uno per uno. Guai se oggi vendi questi giornali. Fai sparire le copie e togli di guai le locandine che strillano la notizia. Così il 7 dicembre scorso una notizia scoop di quelle che aumentano le tirature e le vendite dei giornali si e’ trasformata in un crollo delle vendite, in un episodio di censura che ricorda tempi lontani. titoli ‘incriminati’. È accaduto ad Ercolano, alle porte di Napoli, in Campania, in Italia lo scorso 7 dicembre. Era già accaduto poco lontano, a Castellammare di Stabia, il 1 ottobre 2011, quando un altro clan prese di mira il giornale Metropolis, che con uno scoop aveva annunciato il pentimento di un camorrista in carcere. La cosca per censurare la notizia prima fece irruzione nella redazione della televisione del quotidiano, bloccando la rassegna stampa video, e poi andò edicola per edicola a minacciare i giornalai, comprando tutte le copie di Metropolis per farle sparire dalla circolazione. L’episodio fece scandalo e per reazione qualche giorno dopo ci fu una mobilitazione per far circolare quel numero del giornale censurato. Un anno dopo Ercolano ha subito con rassegnazione.
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