Investimenti, soprattutto nel settore edile. Ed un giro di affari sempre piu’ solido, anche attraverso l’aggiudicazione di appalti di opere pubbliche. E’ questo lo scenario che si va delineando dietro il maxi sequestro – beni per un valore di 13 milioni di euro – eseguito nei confronti di Sebastiano Ferraro, considerato elemento di spicco del clan dei Casalesi, fazione riconducibile al gruppo Schiavone.
Gli investigatori hanno dimostrato come la famiglia, grazie alla contiguita’ al clan dei Casalesi, era riuscita ad incrementare nel tempo il proprio patrimonio, soprattutto attraverso societa’ ed imprese del settore edile. (ANSA).



