Operazione condotta dalla Squadra mobile di Reggio Calabria.
La Squadra mobile di Reggio Calabria ha eseguito un’operazione antidroga, sotto le direttive della Dda, che ha portato all’arresto di 21 persone accusate di traffico internazionale di cocaina e coltivazione di canapa indiana.
Nell’ambito dell’operazione, denominata ‘Pratì’, sono state eseguite ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip di Reggio Calabria, su richiesta del procuratore della Repubblica, Giuseppe Lombardo.
Per 14 delle persone destinatarie dei provvedimenti restrittivi é stata disposta la custodia cautelare in carcere e per le altre sette gli arresti domiciliari.
Le persone coinvolte nell’operazione sono accusate di avere fatto parte, a vario titolo, di tre differenti associazioni per delinquere finalizzate, le prime due, all’importazione dalla Colombia e dall’Ecuador di ingenti carichi di cocaina, che veniva occultata all’interno di container trasportati sulle navi commerciali, e una terza specializzata nella coltivazione di piante di canapa indiana e nella commercializzazione all’ingrosso e al dettaglio della marijuana che ne veniva ricavata.
Fonte: Ansa
Lotta al narcotraffico: 37 arresti in totale tra Calabria e Campania
Due diverse operazione in Calabria e Campania contro il narcotraffico hanno permesso di arrestare in totale 37 persone.
Oltre 120 poliziotti sono stati impegnati a Platì, Siderno, Milano, Spoleto, Pavia e Voghera per l’arresto di 17 persone, tutte indagate, a vario titolo, per associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, coltivazione di piantagioni di canapa indiana, lavorazione e commercializzazione di marijuana e detenzione illegale di armi comuni da sparo, mentre altre quattro persone sono risultate irreperibili.
Gli investigatori della Squadra mobile hanno determinato che la struttura era perfettamente organizzata in tre gruppi tra loro interconnessi e impegnati uno nel traffico di cocaina dal Sudamerica, un altro nell’instaurare e mantenere rapporti con i narcos colombiani direttamente in loco, e, infine, l’ultimo specializzato nella coltivazione, stoccaggio, confezionamento della canapa indiana e nella commercializzazione della marijuana ricavata.
Parallelamente a Napoli e provincia i poliziotti della Squadra mobile hanno eseguito un’ordinanza che dispone la custodia cautelare in carcere per 18 persone, gli arresti domiciliari per due e il divieto di dimora per altre cinque, tutte indagate a vario titolo, per associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, spaccio di stupefacenti, ricettazione, detenzione di armi clandestine, detenzione e porto abusivo di armi da sparo.
Gli agenti, durante le indagini, hanno documentato una collaudata filiera di approvvigionamento degli stupefacenti e un controllo della vendita al dettaglio che spaziava dalla classica cessione fino a quella, ormai sempre più utilizzata, della vendita “delivery”, effettuata su commissione telefonica in luoghi diversi, concordati di volta in volta con l’acquirente, tanto che, nel corso delle indagini, i poliziotti sono riusciti a sequestrarne ingenti quantitativi, insieme a materiale per il confezionamento e al denaro contante derivato dalle vendite.
Gli investigatori, oltre a individuare come base operativa un autolavaggio dove gli indagati intrattenevano la maggior parte degli affari e un immobile utilizzato per lo stoccaggio e il confezionamento degli stupefacenti, hanno avvalorato il legame esistente tra gli indagati attraverso il rinvenimento e il sequestro della documentazione contabile relativa all’esistenza di una cassa comune dove venivano gestiti i proventi dell’attività criminale.
Fonte: Polizia di Stato



