Commissione Ecomafie a Trapani

Sono iniziati i lavori della commissione parlamentare d’inchiesta
sul ciclo dei rifiuti. Il presidente Gaetano Pecorella all’apertura
delle attività ha spiegato il nuovo piano di smaltimento dei rifiuti
che non prevede, ad esempio, la realizzazione di termovalorizzatori a
differenza del passato. La commissione ha già sentito i prefetti di Palermo e Trapani e i
commissari dell’Amia, l’azienda per l’igiene ambientale del capoluogo
siciliano.

Questa mattina invece ci sono state le audizioni dei
magistrati della Dda di Palermo che grazie alle carte consegnate prima
da Pier Carmelo Russo (ascoltato due volte dai magistrati di Palermo) e
poi dal governatore siciliano Raffaele Lombardo (presentatosi a palazzo
di giustizia spontaneamente) hanno consentito di dare risposte più
esaustive ai commissari. In particolare, il procuratore di Palermo Francesco Messineo e gli
aggiunti Teresi e Agueci hanno illustrato la situazione generale
spiegando che “molte inchieste sono in corso, il punto è riuscire ad
individuare responsabilità specifiche”. Messineo ha detto ai membri
della commissione che “l’attuale normativa in materia è avanzata, bene
articolata e tutto sommato aderente alle esigenze.

 Il punto è se poi
gli organismi amministrativi non adempiono alla prescrizione di legge
si verificano ipotesi devianti come il fenomeno del percolato a
Bellolampo, che in questo momento rappresenta un aspetto
particolarmente critico”. Sempre in mattinata c’è stata l’audizione tecnica dell’assessore
all’Energia Pier Carmelo Russo. Quest’ultimo ha parlato di una
“situazione di crisi evidente” che è stata “generata dalla nuova legge
regionale sui rifiuti, che ha fatto saltare un sistema che ha garantito
cospicui profitti a tasso di liceità variabile”. Al suo intervento
hanno fatto seguito quello dei  vertici dell’Arpa, della Protezione
civile e del Dipartimento acque e rifiuti della Regione.
Era programmato per la giornata odierna anche il sorvolo dei siti di
Casteltermini e Paternò, dove era prevista la realizzazione dei
termovalorizzatori, e della discarica di Gela. Domani invece la commissione si sposta negli uffici della prefettura di
Catania per le audizioni dei procuratori di Messina e Bacellona Pozzo
di Gotto, dell’aggiunto di Catania e del presidente della Regione
Lombardo.

Come ha evidenziato l’ultimo rapporto “Ecomafie 2010” le infrazioni
legate al ciclo dei rifiuti hanno registrato un decisivo aumento e la
Sicilia si è collocata al terzo posto per illeciti ambientali accertati
confermando di essere una delle regioni a più alto tasso di illegalità.

* Antimafia duemila