Crema 5 novembre: “Raccontiamo il Bene”con Tatiana Giannone e il presidio cremasco di Libera

Cover crema 5 novembre

Mercoledì 5 novembre 2025, alle ore 21.00, la Sala Ricevimenti del Palazzo Comunale di Crema ospiterà l’evento dal titolo “Raccontiamo il bene”, promosso da “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, in particolare dal presidio Libera Cremasco “Danilo Dolci e Peppino Fava”.

L’iniziativa si focalizza sul tema centrale dell’uso sociale dei beni confiscati alle mafie, in vista del trentennale della Legge 109/96.

L’incontro vedrà la partecipazione di Tatiana Giannone, Referente Nazionale del Settore Beni Confiscati di Libera e Ufficio di Presidenza dell’associazione, che approfondirà il valore e le sfide legate alla restituzione di questi patrimoni alla collettività.

Oggi, sono 1.132 i soggetti della società civile impegnati nella gestione dei beni confiscati, con oltre 600 associazioni, 30 scuole di ogni ordine e grado e numerosi gruppi locali che utilizzano questi beni per creare nuove opportunità e un’economia positiva. Queste realtà stanno trasformando gli spazi confiscati in luoghi di aggregazione, cultura e welfare, contribuendo a tessere un tessuto sociale più forte e resiliente.

Dice Tatiana Giannone: “Dietro ogni numero ci sono storie di associazioni e cooperative che hanno trasformato luoghi di malaffare in spazi di crescita, educazione e comunità. L’impegno collettivo ha rafforzato il nostro tessuto sociale e il supporto delle istituzioni è stato fondamentale, ma il percorso è ancora lungo”.

La serata si svolgerà mercoledì 5 novembre alle ore 21 presso la sala Ricevimenti del Palazzo Comunale, ci sarà anche la possibilità di ascoltare coloro che, nel territorio cremasco, sono impegnati sul tema dei Beni Confiscati e inoltre tre giovani cremaschi condivideranno la loro recente esperienza nel Campo Nazionale di Libera che si è svolto a settembre presso un Bene Confiscato a Sessa Aurunca in provincia di Salerno.

Sono previsti infatti gli interventi di:

Alessio Maganuco, ARCI Portosicuro (attivo sul territorio cremasco anche sul fronte antimafia e sindacale);

Edoardo Vola, Vicesindaco di Casaletto Vaprio;

Aurelio Bonifacio, Andrea Pilenga, Rocco Sergio, Partecipanti al Campo Nazionale Libera presso il bene confiscato di Sessa Aurunca.

L’evento si pone l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza del riutilizzo dei beni sottratti alla criminalità organizzata, trasformandoli in “beni comuni” e presidi di legalità e giustizia sociale, come simboleggiato anche dal disegno presente sul volantino che rappresenta una casa con i numeri 109/96.

L’iniziativa sottolinea come la Legge 109 del 1996, nata su proposta di Libera, abbia rappresentato una svolta nel contrasto alle mafie, permettendo alle comunità di riappropriarsi di ciò che è stato illecitamente sottratto.