Dl Infrastrutture: le novità da autovelox a Ponte. Dietrofront su pedaggi, ma anche su armi e antimafia

Infrastrutture

C’è il rinvio del blocco dei diesel Euro 5 che sarebbe scattato ad ottobre e alcune norme che facilitano il ricorso agli appalti del Ponte sullo Stretto.

E poi misure sulle spiagge e sui balneari, tanti interventi su strade e ferrovie ma anche il censimento degli autovelox che si pone come obiettivo quello di controllare il territorio evitando l’uso da parte dei comuni per fare cassa.

Sono moltissime le novità con le quali il decreto Infrastrutture arriva in aula alla Camera dove viene dato per scontato il voto di fiducia. Non ci sono, però, alcune norme molto discusse. La maggioranza ha ritirato l’emendamento che aumentava i pedaggi per finanziare l’Anas, non è mai arrivato un emendamento che sulle spese della difesa aggirava il controllo della Corte dei Conti, è stata cancellata la norma iniziale che alleggeriva i criteri antimafia passando dalla più severa informativa alla comunicazione.

Ecco in sintesi le principali novità.

Diesel Euro 5
Il blocco che sarebbe dovuto scattare ad ottobre slitta di un anno e verrà applicato in via prioritaria solo nei comuni con oltre 100mila abitanti. Le regioni interessate – Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna – potranno decidere di “compensare” con altre misure di contenimento le emissioni derivanti dal traffico auto. La norma impatta sull’8,8% delle auto circolanti, 1,3 milioni calcola il Codacons.

Ponte Stretto
La società Stretto di Messina torna nell’elenco delle stazioni appaltanti qualificate. La norma era stata stralciata dopo le critiche avanzate dal Quirinale per la parte relativa alla titolarità dei controlli Antimafia: il governo cancellò la norma per intero e ora ha reintrodotto solo questa misura. Marcia indietro anche su un altra norma Antimafia prevista: introduceva la comunicazione al posto dell’informativa.

Autovelox
Tra gli emendamenti approvati la scorsa settimana ce il censimento degli autovelox, finalizzato a limitare il ricorso a questo strumento da parte dei Comuni solo per fare cassa.

Caro materiali
Arriva una norma che limita il caro materiali nei contratti pubblici. Evita applicazioni retroattive del meccanismo revisionale. Il calcolo delle variazioni (anche in diminuzione) tra i prezzi a base di gara, al netto dei ribassi, e i prezziari, dovrà essere effettuato dalle stazioni appaltanti solo a decorrere dal 2025. Una precisazione che permette di evitare possibili operazioni di rideterminazione degli importi già liquidati per gli anni fino al 2024.

Stagione balneare, calendario nazionale
Arriva una norma nazionale sulla durata della stagione balneare al fine di assicurare l’assistenza ai bagnanti sulle spiagge. Si rimette alle Regioni e agli enti locali la possibilità di anticipare o posticipare l’inizio e la fine della stagione di una settimana (dalla terza di maggio alla terza di settembre) per la relativa attivazione del servizio di salvataggio assicurato dagli assistenti bagnanti. Le Regioni potranno così tener conto delle peculiarità dei territori e delle strutture in relazione all’effettiva affluenza turistica.

Difesa, tra ambiente e Corte Conti
I progetti infrastrutturali “con unico obiettivo la difesa nazionale” avranno l’esonero accelerato dalla valutazione di impatto ambientale (Via). La norma non sembra riguardare il ponte sullo Stretto che si ipotizzava tra le opere finanziate con la spesa della difesa. Nulla di fatto infine per l’ipotesi di inserire nel dl anche la norma per velocizzare gli acquisti militari bypassando il controllo preventivo della Corte dei Conti e creando una commissione ad hoc per verificare la regolarità dei contratti. L’emendamento non è infatti mai stato depositato nelle commissioni.

Anas e pedaggi
È saltato il meccanismo di finanziamento per l’Anas che avrebbe fatto scattare un aumento dei pedaggi autostradali da agosto.

Opere incompiute
Viene istituito un tavolo tecnico al Mit per per potenziarne il monitoraggio, con il Mef, le Regioni e le province autonome.

Salerno-RC, treno e autostrada
Via libera alla spesa di 15 milioni di euro nel 2026-2028 per la realizzazione di programmi e di progetti urgenti di riqualificazione e mitigazione urbanistica connessi al progetto della linea ferroviaria Salerno-Reggio Calabria nella tratta Battipaglia-Romagnano. Ok anche alla nomina dell’amministratore delegato di Anas come Commissario straordinario dell’autostrada A2 Salerno-Reggio

Sicurezza ferrovie e autostrade
Due norme puntano a migliorare la sicurezza dei trasporti: vengono aggiornate le sanzioni per la violazione della sicurezza sulle ferrovie e arrivano un trasferimento di contributi ad Autostrade dello Stato S.p.A. per consentire la realizzazione di progetti innovativi di monitoraggio dinamico e di sorveglianza delle infrastrutture.

Finanziamenti opere minori
Molte le novità che finanziano opere minori ma importanti sul territorio. Ci sono: 8 milioni di euro per il potenziamento della Linea FL3 Roma Tiburtina-Viterbo; il raddoppio della Galleria della Guinza; 100 milioni e un commissario per la messa in sicurezza della SS100 Bari-Taranto; 2,2 milioni per la valorizzazione di luoghi della memoria, come Mulina di Stazzema; misure per il Traforo del Gran Sasso; Risorse per il collettore primario del Lago di Garda, il nuovo Ponte dell’Olla in Piemonte;, la Variante alla S.S. 16 tra Bari-Mungivacca e Mola di Bari (Puglia)

Fonte: Ansa


DL Infrastrutture. PD: passo indietro governo su antimafia necessario

(DIRE) Roma, 8 lug. – “Approvato l’emendamento dei relatori al DL Infrastrutture che sopprime l’emendamento che era stato approvato la scorsa settimana sulla comunicazione antimafia. Passare dalla informativa alla comunicazione avrebbe ristretto la platea di quelli che non avrebbero i requisiti per partecipare alle gare e avrebbe aumentato il rischio di permeabilità rispetto alle infiltrazioni mafiose. Eravamo molto critici e già ci eravamo espressi per la soppressione di tale emendamento, perché andava a restringere troppo il campo dei controlli antimafia. Un clamoroso passo indietro nelle norme antimafia ma la destra ci prova sempre. Per fortuna oggi i relatori si sono espressi per la soppressione di quell’emendamento, un passo indietro necessario per una normativa illogica e incomprensibile”.

Lo dichiarano in una nota congiunta i deputati Pd della bicamerale Antimafia Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti della Camera, e Valentina Ghio della presidenza del gruppo Pd alla Camera e componente della commissione Trasporti, in merito alla soppressione da parte dei relatori di un emendamento del governo al DL Infrastrutture che andava ad allentare i controlli antimafia nelle gare d’appalto.


Dl Infrastrutture, Rando (Pd): emendamento su autotrasporto era favore a possibili infiltrazioni mafiose

(9Colonne) Roma, 8 lug – “Un emendamento sbagliato e pericoloso è stato finalmente soppresso: cambiare le norme e prevedere la comunicazione invece che l’informativa antimafia avrebbe significato indebolire i controlli nei settori più esposti alle infiltrazioni criminali, come quello dell’autotrasporto. Una scelta che non possiamo permettere.”

Così in una nota la senatrice Enza Rando, responsabile legalità, trasparenza e contrasto alle mafie nella segreteria nazionale del Partito Democratico.

“Quel testo, se confermato, avrebbe di fatto ristretto il numero di soggetti sottoposti a verifica antimafia, aprendo un varco nella tenuta complessiva del sistema dei controlli. Il fatto che sia stato cancellato è un passo indietro necessario, ma resta grave che sia stato proposto” continua Rando.

“Non è la prima volta che la destra prova a smontare, pezzo dopo pezzo, le garanzie costruite in anni di lotta alla criminalità organizzata. Come Partito Democratico continueremo a vigilare per impedire che settori strategici come quello delle infrastrutture e dei trasporti diventino terreno fertile per le mafie” conclude la senatrice.