Dunque anche Gelli ha fatto cose buone: grazie a Nordio per la sincerità

Licio gelli

Se fossimo nei comitati per il No useremmo le sue parole a sostegno della campagna referendaria. Più chiaro di così.

Un grazie sincero al ministro Nordio che, mai come questa volta, ha parlato in modo sobrio, puntuale, senza ambiguità alcuna. Cosa c’è di male – ci ha fatto sapere – a riprendere e attuare le cose buone del progetto di Licio Gelli, promotore di quella loggia che aveva tra i suoi iscritti anche Silvio Berlusconi.

Naturalmente poco importa che la medesima loggia sia stata definita associazione eversiva dalla commissione presieduta da Tina Anselmi. Della loggia troviamo tracce in numerosi processi per strage, depistaggio, corruzione.

Il piano di rinascita nazionale non conteneva solo la controriforma della giustizia, ma anche la separazione delle carriere, il controllo politico di giudici e informazione, la divisione dei poteri, il controllo dei sindacati, il diritto di sciopero, il riarmo, qualsiasi forma di pensiero critico, l’annullamento del Parlamento e il presidenzialismo.

Le parole di Nordio fanno comprendere che il referendum sui giudici, l’assalto a Mattarella, vedi Bignami, e l’assalto alla Costituzione saranno i prossimi passi.

Altro che polemizzare con Nordio, bisogna ringraziarlo per non aver lasciato margini al dubbio.

Il vero problema sono quanti, anche nel centro sinistra, fingono di non vedere, vogliono smorzare i toni, tentano di interpretare le parole del ministro, non sanno cosa voteranno al refererendum.

Se fossimo nei comitati per il No useremmo le sue parole a sostegno della campagna referendaria. Più chiaro di così.

Il Fatto Quotidiano, il blog di Beppe Giulietti