Undici anni fa, l’8 agosto 2014, ci ha lasciato Federico Orlando, fondatore e primo presidente di Articolo 21.
“Federico, che sensazioni provi a marciare tra tutte queste bandiere rosse?”, gli chiedemmo in occasione della prima uscita pubblica dell’associazione, alla grande manifestazione indetta, a piazza San Giovanni, a Roma, dalla Cgil di Sergio Cofferati. Accanto a lui, un altro grande liberale, il mitico Sergio Lepri, per decenni direttore dell’Ansa.
Federico, con quella prontezza e arguzia che lo hanno caratterizzato tutta la sua vita politica, civile, professionale, ci rispose:
“Nessun imbarazzo, io sono qui proprio perché liberale, antifascista, fedele, e non posso sopportare che questi signori” – si riferiva al governo Berlusconi – “abbiano oltraggiato la parola libertà.”
Lui li aveva conosciuti bene, perché aveva vissuto con Indro Montanelli l’esperienza della Voce, i tradimenti dell’editore Berlusconi, la campagna di odio scatenata dalla destra contro di loro, la soppressione di quella esperienza editoriale.
“Non cadete mai nella sua trappola, ricordate che Berlusconi vi racconterà bugie anche quando gli chiederete l’ora…”
Quante volte ci ha ripetuto queste parole durante le riunioni dell’associazione, e non le abbiamo mai dimenticate.
Lo ricordiamo insieme a Tommaso Fulfaro, primo segretario di Articolo 21, uno liberale autentico, l’altro comunista indomito, impegnati insieme per la Costituzione antifascista, senza mai un distinguo, l’ombra di una polemica, insieme contro ogni censura, editto, oscuramento e oscurantismi.
Se dopo 23 anni questa associazione è ancora viva, è cresciuta, è andata oltre ogni limite corporativo per diventare una casa del pensiero critico, lo dobbiamo a Federico, che ci ha insegnato a rispettare diversità e differenze, ad accogliere le voci più urticanti, ad aprire le porte a quanti hanno nel cuore la Costituzione antifascista, antirazzista, inclusiva, fondata sulla divisione dei poteri.
I prossimi mesi ci vedranno impegnati nei referendum contro i bavagli ai magistrati, fatti con la stessa stoffa di quelli riservati a croniste e cronisti.
Lo faremo anche in suo nome.
Grazie sempre, Federico.
* Coordinatore nazionale Articolo 21



