Forlì 27 settembre in Piazza Saffi la campagna “Fame di verità e giustizia”

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A 30 anni dalla nascita di Libera, desidero presentarvi l’iniziativa nazionale della nostra associazione: “Fame di verità e giustizia”, un’agenda civile da rimettere al centro della politica per una società libera da mafie e corruzione, fondata su diritti, uguaglianza, accoglienza e responsabilità.

Presentato nello scorso mese di maggio in anteprima nazionale a Bologna, ora arriva a Forlì il 27 settembre in Piazza Saffi dalle ore 18,30, con un’azione di denuncia, per animare il dibattito pubblico e riscrivere la piattaforma sulla lotta alle mafie e alla corruzione.

Un’azione di advocacy rivolta alle istituzioni competenti, per riportare al centro dell’agenda politica l’urgenza del contrasto ai mafiosi e ai corrotti e affermare il valore della giustizia e della trasparenza nella vita pubblica.

In un Paese dove lo spazio civico si restringe e la partecipazione viene scoraggiata, mafie e corruzione si sono fatte invisibili e accettabili. Una normalità che non possiamo accettare.

Da qui nasce l’iniziativa nazionale che nel nostro territorio si svolgerà a Forlì sabato prossimo 27 settembre dalle ore 18.30.

C’è urgenza di riportare al centro dell’agenda pubblica la lotta contro mafiosi e corrotti. È tempo di scelte coraggiose. È tempo di fare la nostra parte.

Oggi la realtà è questa:

  • Il 14% dei minori vive in condizione di povertà assoluta.
  • 40 miliardi di euro annui è il fatturato delle mafie. La quarta “azienda” d’Italia.
  • 322.071 i reati spia in un anno
  • L’80% delle famiglie delle vittime innocenti non conosce la verità sulla morte dei propri cari.
  • 822 reati-spia al giorno: usura, estorsione, riciclaggio, frodi informatiche.
  • 53 inchieste giudiziarie nel 2024 in 15 regioni – 642 indagati per reati mafiosi e corruzione.
  • +61,4% di minori negli Istituti Penali Minorili in un solo anno: da 210 a 339 ragazzi (maggio 2023-2024).
  • 153 persone detenute per 51.320 posti disponibili. Sovraffollamento oltre il 130%.
  • +12% di spese militari nel 2025: 40 miliardi di euro stanziati tra 2025 e il 2027.
  • 160 miliardi di euro investiti nel gioco d’azzardo, mentre le famiglie faticano a coprire i bisogni essenziali.
  • +15,6% di reati ambientali nel 2023: 35.487 illeciti e 8,8 miliardi di euro il fatturato delle ecomafie.
  • 118.000 imprese italiane a rischio usura, di queste 38.538 del su Italia
  • Il 13% degli italiani si è rivolto agli usurai, 7 anni fa era il 7,8%.

Chiediamo scelte politiche concrete e strutturali, non proclami:

  • Norme più efficaci su confisca e riutilizzo sociale dei beni mafiosi.
  • Verità e Giustizia per le vittime innocenti delle mafie.
  • Inserire il diritto alla verità nella Carta Costituzionale.
  • Approvare una regolazione stringente delle situazioni di conflitto di interesse.
  • Una strategia nazionale sulle aree a forte povertà educativa, Promuovere l’educazione come strumento di emancipazione dalle mafie
  • Una legge quadro del settore del gioco d’azzardo.
  • Tutela e sostegno per chi denuncia e rompe con il crimine.
  • Politiche inclusive per chi vive in situazioni di marginalità.
  • Risorse e strumenti per il contrasto reale alle mafie e alla corruzione.
  • Piena libertà di informazione, chiediamo di tutelare chi fa informazione.
  • Un carcere che rieduchi e sia inclusivo.
  • Disarmare e non armare aumento delle spese militari e trasparenza a rischio.
  • Fermare lo scenario attuale: colpire il dissenso, l’autonomia della magistratura e la democrazia rappresentativa – Il DL sicurezza, con misure severe contro i migranti, minoranze e dissidenti, rischia di alimentare discriminazioni e di compromette diritti fondamentali. Parallelamente, la separazione delle carriere in magistratura potrebbe indebolire l’indipendenza del sistema giudiziario, aprendo la strada a influenze politiche, senza un bilanciamento dei poteri, senza pesi e contrappesi, dove l’esecutivo assume tutti i poteri.

È tempo di scegliere da che parte stare sapendo che “non può esistere la legalità senza giustizia sociale”, quindi:

  • Ci troveremo in Piazza Saffi, a Forlì, il 27 settembre, dalle ore 18,30 per cercare di sfamare la nostra fame di verità e di giustizia.
  • Imbandiremo un tavolo self service, dove potrete degustare il piatto (un foglio stampato con una richiesta o denuncia) che maggiormente alimenta la vostra fame di giustizia e verità, tutti insieme possiamo farlo.
  • Dopo una breve presentazione del menù da parte di Franco Ronconi, referente Libera Forlì – Cesena, avremo un momento di approfondimento su un piatto di portata: “La separazione delle carriere in magistratura” con Carlo Sorgi, Magistrato già Giudice del Lavoro e il vice Segretario Nazionale dell’Associazione Nazionale Magistrati Dott. Stefano Celli, PM a Rimini. Saranno presenti Manuel Masini, referente di Libera Emilia Romagna e Sofia Nardacchione, co-referente Libera Emilia Romagna e componente dell’ufficio di Presidenza nazionale di Libera.

Libera Forlì/Cesena

Info: fc@territoriale.libera.it


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