Gaza, Fnsi e Ordine dei Giornalisti a sostegno dei giornalisti palestinesi

Press gaza

La segreteria federale della FNSI, nella riunione di mercoledì 23 luglio 2025, ha deliberato un contributo di 5mila euro in favore del sindacato nazionale (Pjs). La segretaria generale Alessandra Costante: «La loro voce essenziale per raccontare gli orrori della guerra e della carestia».

La Federazione nazionale della Stampa italiana a sostegno dei giornalisti palestinesi. La segreteria della Fnsi, nella riunione di mercoledì 23 luglio 2025, ha deliberato un contributo di 5mila euro in favore del Sindacato giornalisti palestinesi (Pjs).

La decisione arriva all’indomani dell’allarme lanciato dall’agenzia di stampa France Presse, che denuncia come anche i reporter nella Striscia corrano il rischio – al pari di tutta la popolazione civile palestinese – di morire di fame a causa del blocco degli aiuti umanitari, e pochi giorni dopo una manifestazione che proprio i colleghi del sindacato palestinese hanno organizzato sfilando a Gaza City per chiedere «la fine della guerra e della fame» contro il popolo di Gaza.

«Basta affamare i giornalisti per silenziare la verità», tuona la Federazione internazionale dei giornalisti. E il vicepresidente della Ifl e presidente del Sindacato dei giornalisti palestinesi, Nasser Abu Bakr, lancia un appello al mondo «per salvare la vita di oltre due milioni di persone che a Gaza vivono senza cibo, acqua o riparo sotto i bombardamenti, compresi i cronisti che continuano a fare reportage nonostante la fame» ed esorta i media internazionali a raccontare la tragedia senza precedenti che si sta consumando nella Striscia.

Sin dai primi mesi di guerra, la Fnsi si è attivata contro il blocco all’informazione internazionale imposto da Israele, inviando anche due lettere all’ambasciatore israeliano. «Con la prima lettera abbiamo protestato perché i giornalisti non possono essere bersagli di guerra; con la seconda abbiamo anche recapitato al governo israeliano la petizione promossa dalla Fnsi e sottoscritta dai direttori delle maggiori testate giornalistiche italiane per chiedere l’accesso dei reporter a Gaza e il ritorno al principio democratico della libertà di informazione», ricorda la segretaria generale Alessandra Costante.

«Per i colleghi del Sindacato palestinese, con i quali – conclude – da sempre esite un filo diretto, abbiamo deliberato un ulteriore sostegno, in modo che la loro voce possa continuare ad alzarsi dalla Striscia e dai territori per raccontare gli orrori della guerra e di una carestia voluta dal governo di Netanyahu».

Sono almeno 173, secondo i dati della Federazione internazionale dei giornalisti, gli operatori dei media palestinesi uccisi a Gaza dal 7 ottobre 2023.

@fnsisocial


Gaza: prosegue la raccolta fondi per i giornalisti palestinesi, l’Iban dell’Ordine per effettuare le donazioni

Iniziativa di solidarietà nell’ambito della campagna “Alziamo la Voce per Gaza”  

Prosegue la raccolta fondi a sostegno dei giornalisti palestinesi della Striscia di Gaza e delle loro famiglie nell’ambito della campagna di solidarietà  ”Alziamo la voce per Gaza’‘ a cui ha aderito, alla unanimità, il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti. I fondi sono destinati ai giornalisti palestinesi attraverso il loro sindacato con sede a Ramallah, che fa parte della federazione internazionale (IFJ).

Sono oltre 200 i giornalisti palestinesi uccisi dall’esercito israeliano in 21 mesi di guerra.  I fondi raccolti saranno indirizzati ai colleghi attraverso le loro rappresentanze ufficiali e verranno utilizzati per le esigenze che si renderanno prioritarie nel momento in cui avverrà il loro trasferimento.

I contributi possono essere versati sul conto corrente MPS intestato al Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti.

IBAN:  IT40N0103003250000005602513 con la causale ”Alziamo la voce per Gaza”.

Ordine dei Giornalisti


“Alziamo la voce per Gaza”: anche su “gofundme” la raccolta fondi OdG per le giornaliste e i giornalisti palestinesi

L’Usigrai sostiene la raccolta fondi in favore delle giornaliste e dei giornalisti palestinesi, promossa dall’Ordine dei Giornalisti che ha aderito all’appello di un gruppo di 250 operatori e operatrici dell’informazione che hanno sentito la necessità di prendere posizione sull’ inaccettabile offensiva in corso a Gaza e sul silenzio informativo imposto anche vietando l’ingresso nella Striscia e in Cisgiordania.

Per non lasciare da soli i reporter di Gaza e le loro famiglie, con la campagna “ Alziamo la voce per Gaza ” è stata dunque avviata una raccolta fondi: giornaliste/i e operatori/rici dell’informazione potranno devolvere volontariamente parte del compenso sul  conto corrente dedicato MPS, intestato al Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti:

IBAN:  IT40N0103003250000005602513 con la causale ”Alziamo la voce per Gaza”

Confluiranno nel conto corrente attivato dall’Ordine dei Giornalisti anche le somme devolute attraverso la piattaforma “gofundme” . Si può versare dal link di seguito riportato o inquadrando il QrCode nell’immagine.

Raccolta fondi di Operatori dell’informazione per Gaza : ALZIAMO LA VOCE PER GAZA

Le somme raccolte saranno devolute al Sindacato dei Giornalisti Palestinesi attraverso il loro sindacato con sede a Ramallah, che fa parte della federazione internazionale (IFJ).

Esecutivo Usigrai