Giorgio Ambrosoli. Per Avviso Pubblico e’ un esempio da seguire. Campinoti scrive ad Umberto Ambrosoli

Gentile Avvocato Ambrosoli,

sul Corriere della Sera di giovedì 9 settembre, abbiamo letto con molto sconcerto ed indignazione le dichiarazioni del Senatore Giulio Andreotti relativamente all’omicidio di Suo padre.

Giorgio Ambrosoli, per usare le parole del Presidente Carlo Azelio Ciampi, è stato un «cittadino italiano al servizio dello Stato che fa con normalità e semplicità il suo compito e il suo dovere». Da oggi la frase di Ciampi, insieme alla foto di suo padre, campeggia sulla home page del sito della nostra Associazione.

Chi ricopre un incarico pubblico, come i rappresentanti degli Enti Locali che aderiscono ad Avviso Pubblico, non può non avere come punto di riferimento un uomo e un cittadino come Suo padre, una persona che ha operato per il bene della collettività e lo ha fatto con professionalità, con libertà e con responsabilità.

Suo padre non si è fermato di fronte alle minacce criminali e alle pressioni politiche e non ha accettato dei compromessi lusinghieri che gli avrebbero conferito un miglioramento del suo status sociale e del suo benessere economico. Ha vissuto il suo operato come servizio per la collettività. È stato un esempio e a noi tocca un compito preciso dal quale non possiamo sottrarci: cercare di portare avanti il modo di vivere, di lavorare e di servire lo Stato di Giorgio Ambrosoli e tante altre persone oneste e capaci che sono state colpite in modo violento. E farlo nella quotidianità, senza clamore. Questo, pensiamo, è anche il modo migliore per ricordarli.

Voglia accettare il saluto e la stima mia personale e di tutta l’Associazione Avviso Pubblico.