Durante una vacanza a Parigi, John, anonimo professore inglese intrappolato in una vita fallimentare, fa un incontro tanto bizzarro quanto sconcertante: seduto al tavolo di un bar, si ritrova faccia a faccia con se stesso. Il conte Jean de Gué è infatti il suo doppio perfetto.
Non sarebbe che un simpatico aneddoto da raccontare agli amici, ma per John è l’inizio di un incubo: dopo una notte di bagordi in compagnia del sosia, si risveglia infatti nella sua stanza senza i propri averi, solo con gli abiti e la carta d’identità del conte, trovandosi costretto a fingere di essere lui. Ciò che non può immaginare però è quanto la sua vita ne sarà stravolta e quanto possa essere pericoloso indossare i panni di uno sconosciuto.
Nel Capro espiatorio Daphne du Maurier cuce con precisione millimetrica una trama di dettagli e rivelazioni attorno a una vicenda dai contorni tanto surreali quanto inquietanti: un thriller psicologico dal ritmo incalzante, che ha ispirato l’omonimo film del 1959 con Alec Guinness e Bette Davis, e che a distanza di oltre mezzo secolo continua a inchiodarci, pagina dopo pagina, alla domanda cui più di tutte temiamo di rispondere: «E se fosse capitato a me?».
Daphne du Maurier
Il capro espiatorio
Il Saggiatore, La piccola cultura 2025
Pagg. 480/€ 19,00



