Il giornalista Giacalone non ha diffamato Geraci. La sentenza della Cassazione chiude il caso

Rino giacalone

È stato definitivamente stabilito dalla Corte di Cassazione che l’articolo a firma di Rino Giacalone su Il Fatto Quotidiano e all’interno del quale “comparivano riferimenti alla persona di Vincenzo Geraci” non fu diffamatorio per Geraci, che ha impugnato fino al terzo grado tutti i giudizi assolutori del giornalista, in ultimo quello assai articolato della Corte d’Appello di Perugia del 19 giugno 2024.

Il ricorso in Cassazione è stato ritenuto infondato in quanto i giudici di Appello si ritiene abbiano legittimamente argomentato l’assoluzione.

E, in specie, hanno considerato il “dato testuale dell’articolo di Giacalone, sottolineando come nella lettura di detto testo dovesse escludersi la possibilità di ricavare la conclusione secondo cui Borsellino avesse espressamente indicato la persona del Geraci come il ‘giuda’ evocato”.

La frase contenuta nell’articolo fu riportata tra parentesi ed era questa: “Vincenzo Geraci (il ‘giuda’ nelle parole di Paolo Borsellino durante il famoso dibattito alla biblioteca comunale di Palermo, dopo la strage di Capaci)”.

Quello di Rino Giacalone viene definito nel verdetto della Cassazione un atteggiamento corretto proprio perché il passaggio tra parentesi indica come nel convegno il nome espresso di Vincenzo Geraci non fu fatto e ciò infatti viene riportato nel resoconto del giornalista, il che, come stabilito nel merito, esclude la diffamazione a mezzo stampa invocata da Geraci.

La Cassazione ha rigettato tutto e dunque resta definitiva la sentenza di assoluzione dell’Appello. Geraci è stato condannato al pagamento delle spese.


https://liberatestardi.websitefortest.uk/2024/06/20/tribunale-di-perugia-il-giuda-indicato-da-borsellino-e-il-magistrato-vincenzo-geraci/

https://liberatestardi.websitefortest.uk/2013/03/27/non-sono-giuda-di-falcone-magistrato-querela-giacalone-per-un-articolo-su-il-fatto/