Incendi dolosi a Manfredonia (FG): “Le ecomafie tornano a colpire territori e cittadini”

Incendi dolosi manfredonia

Avviso Pubblico esprime una ferma e indignata condanna per i gravi incendi dolosi che, nei giorni scorsi, hanno devastato l’Oasi Lago Salso e la pineta di Siponto, nel territorio di Manfredonia (FG). Si tratta di azioni criminali che attentano alla vita delle persone, devastano il patrimonio ambientale e colpiscono il cuore di una comunità già profondamente ferita da episodi di illegalità e intimidazione.

«Non esiste il caso. Tutto fa parte di un disegno criminale la cui logica faccio fatica a decifrare, considerando i danni causati alla nostra flora e fauna, e il pericolo per tanti cittadini. Quanto accaduto deve riportarci alla responsabilità, alla necessità di prendersi cura e di amare di più il nostro territorio, che ha bisogno di uomini e donne e mezzi per il suo controllo», ha scritto il sindaco di Manfredonia, Domenico La Marca, sul suo profilo Facebook.

E sottolineando la carenza di mezzi di protezione civile il sindaco ha aggiunto: «Non possiamo accettare che in Italia abbiamo solo 18 canadair e nemmeno uno in Puglia. L’Oasi Lago Salso non può e non deve morire qui. A chi ha pensato di piegarci con le fiamme, rispondiamo con il nostro impegno. Alla devastazione, opporremo cura. Al crimine, opporremo verità e giustizia. Alla cenere, risponderemo con nuovi semi. Manfredonia non arretra. E difenderà la propria bellezza, anche sotto questo attacco criminale».

Gli incendi – probabilmente destinati alle ecoballe stoccate lì attorno e in attesa di essere rimosse – sono stati appiccati lo stesso giorno in cui l’amministrazione comunale di Manfredonia ospitava la presentazione del Rapporto “Amministratori sotto tiro” di Avviso Pubblico: un incontro per approfondire il legame fra trasparenza amministrativa, legalità e sicurezza degli amministratori locali. Una coincidenza, che però suona come un sinistro campanello d’allarme: un’intimidazione e una provocazione agite in modo indiscriminato contro tutti i cittadini onesti della comunità sipontina.

«L’ombra delle ecomafie in Puglia ritorna con periodica e puntuale cadenza. Dai rifiuti tombati per risparmiare sui costi di smaltimento alle minacce tradotte in reati ambientali. Occorre affrontare tutto questo a faccia scoperta, perché non dobbiamo avere paura di parlare. L’abbiamo ripetuto più volte: qui c’è una guerra civile in corso tra mafie e serenità della società pugliese», ha dichiarato Michele Abbaticchio, Vicepresidente di Avviso Pubblico.

È intollerabile l’arroganza dei poteri criminali che agiscono come se i territori fossero cosa loro, provando a cancellare quello che non riescono a controllare e che ostacola i loro interessi. La distruzione dell’ambiente riguarda tutti perché cancella biodiversità, distrugge economie locali, compromette la salute pubblica e minaccia la sicurezza di tutti i cittadini.

«Ormai è chiaro che dietro ai roghi c’è un disegno preciso, per un fine ancora poco chiaro. Ma inneschi posizionati in più punti e distribuiti nel tempo, non lasciano spazio a dubbi. Occorre un presidio stretto del territorio per permettere alle squadre di Protezione Civile di mettere in sicurezza le singole aree, distanti chilometri fra loro. L’attacco va gestito con misure straordinarie. Il sindaco La Marca e la comunità sipontina, a cui va la mia solidarietà, non possono essere lasciati soli», ha detto il sindaco di Monte Sant’Angelo e Coordinatore regionale di Avviso Pubblico, Pierpaolo d’Arienzo.

«Il sindaco La Marca, a cui ho espresso vicinanza e offerto il supporto della comunità mattinatese, mi ha confessato di essere affranto dalla barbarie che ha offeso il territorio e i cittadini, ma non è rassegnato di fronte a questo attacco. È il momento dell’unità e della responsabilità. Auspico toni costruttivi a tutti i livelli istituzionali e civili, capaci di immaginare e approntare soluzioni atte a garantire la prevenzione e il controllo di questi scempi ambientali. Forza Manfredonia, non sei sola», ha aggiunto il sindaco di Mattinata e Coordinatore provinciale di Avviso Pubblico, Michele Bisceglia.

Avviso Pubblico auspica che le autorità inquirenti individuino al più presto i responsabili di questi atti vili e criminali, assicurandoli alla giustizia. Il fuoco che brucia i nostri luoghi è lo stesso che brucia i principi della convivenza civile, della giustizia e della democrazia. Ribadiamo con forza la necessità di una presa di coscienza collettiva: è solo attraverso una stretta e concreta collaborazione tra istituzioni locali, forze dell’ordine, associazioni civiche e cittadini che possiamo costruire una vera barriera contro l’illegalità, rafforzare la cultura della legalità e proteggere i nostri territori.

Avviso Pubblico