Nel quadro de La Via Maestra è in corso un’ampia riflessione, promossa dalla CGIL insieme alle associazioni aderenti, in vista di una forte mobilitazione per il referendum confermativo sulla cosiddetta “separazione delle carriere”.
Si tratta di un tema cruciale, che riguarda da vicino l’equilibrio tra i poteri dello Stato e la tutela dell’autonomia della magistratura.
Il cuore del confronto non è tanto la distinzione formale tra giudici e pubblici ministeri, quanto la difesa dell’indipendenza della magistratura, considerata un pilastro essenziale della democrazia costituzionale. Obiettivo condiviso è la costruzione di un fronte ampio e unitario, capace di coinvolgere associazioni, movimenti e realtà civiche che si riconoscono nel percorso de La Via Maestra. In questa prospettiva, si punta alla creazione, in tempi brevi, di un Comitato nazionale per il NO, radicato nei luoghi di lavoro e nei territori.
Articolo 21 aderisce a questo impegno comune, al fianco della CGIL e delle altre organizzazioni della società civile, per difendere i principi costituzionali e l’autonomia della giustizia da ogni rischio di subordinazione o condizionamento politico.



