Lampedusa candidata Nobel per la pace

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Millecentoventiquattro persone soccorse in mare, a bordo di grossi gommoni, nelle ultime 48 ore e imbarcate sulle navi della nostra Marina Militare impegnate da alcuni mesi nella operazione Mare Nostrum. Vanno ad aggiungersi ai 2.171 stranieri sbarcati sulle coste nel 2014 alla data del l’otto febbraio. Il particolare che più sorprende è che solo 4 profughi sono approdati a Lampedusa l’approdo italiano più facilmente raggiungibile dalle coste nord africane. I restanti 2.131 sono arrivati sulle spiagge siracusane e 36 su quelle pugliesi e calabre. A questi migranti del “ronte marino” vanno aggiunti i 1.548 stranieri rintracciati in posizione irregolare sul territorio nazionale di cui 862 rimpatriati nei paesi di origine.

Fa riflettere come, nonostante le avverse condizioni meteo marine, non ci sia affatto quel momento di “pausa” nei flussi migratori che pure  molti  si aspettavano anche sulla scorta delle esperienze maturate negli anni passati. Nel 2013, per esempio, nello stesso periodo, furono soltanto 222 gli stranieri sbarcati. Gran parte delle “partenze” avvengono dalla Libia (11 su 17 eventi nel 2014), paese ancora non sotto il controllo delle autorità e con il quale riesce difficile persino avere informazioni affidabili su cosa stiano facendo in concreto per controllare le loro coste. Gli ultimi dati forniti all’ambasciata italiana risalgono addirittura a novembre 2013. Nessuna imbarcazione è stata intercettata dai libici in questo scorcio di anno nelle loro acque territoriali, mentre gran parte dei migranti, come risulta dalle testimonianze rese alla polizia italiana, hanno dichiarato di “…essere rimasti per alcuni giorni nascosti in alcune case (…) alla periferia di Tripoli”, quindi imbarcati in una spiaggia in località Garabulli e di aver pagato “..ad un libico circa 800 euro” a persona per il “viaggio” sul gommone. Scarsa la collaborazione dei migranti, contrariamente al recente passato,nel fornire informazioni e dettagli utili alla individuazione di “scafisti”, di “accompagnatori” e “procacciatori” di migranti in Libia. Altro elemento particolare che emerge in questa parte iniziale del 2014 è la presenza più consistente di cittadini gambiani (484 sul totale) seguiti dal Senegal (302), Siria(290) e Mali (286). Fa ancora una certa impressione rilevare la presenza massiccia di minori , ben 342 e di questi 262 non accompagnati. Situazioni che richiederanno ulteriori sforzi organizzativi e sensibilità particolari nell’assistenza in generale.

I punti di partenza sono sempre i soliti ( e anche per questo i trafficanti sembrano godere di straordinarie “coperture” locali) e cioè Port Said (Egitto), Kalamata e Corfù (Grecia), Zuwarah, Sabratah e Garabulli (Libia), Sfax, Medine e Biserta(Tunisia). Proseguono, dunque, i milionari affari dei trafficanti mentre in Italia si sta ratificando (con il solito ritardo che ci caratterizza) la direttiva dell’UE sulla tratta di persone che servirà a poco se continueranno le guerre, le rivolte, le povertà in molti paesi africani accompagnate dalle ipocrisie e dalle cecità di molti governi occidentali. L’unica buona notizia è che Lampedusa che con i suoi generosi abitanti si è prodigata, da anni, per attenuare le sofferenze di decine di migliaia di persone sbarcate, è candidata ufficiale al Nobel per la pace 2014.