Le radici dell’antimafia sociale dei bambini di Porto Cesareo (LE)

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Un faro, monito di bellezza, di porti di pace e di antimafia sociale senza frontiere, campeggia in Largo Muratori a Porto Cesareo in provincia di Lecce.

È l’ultimo tassello, fisico, tangibile, del progetto “Farò di Me un Porto di Legalità”, interventi di tutoraggio e formazione per la riduzione dei divari negli apprendimenti e il contrasto alla dispersione scolastica.

Il progetto è stato pensato e portato avanti da Fabiana Pacella, responsabile del presidio Puglia di Articolo21, è stato patrocinato dalla Prefettura di Lecce, e ha coinvolto attivamente gli studenti delle classi I, II e III media dell’Istituto Comprensivo Statale di Porto Cesareo, diretto da Stefano Macchia.

La progettualità si è articolata in 40 complessive tra incontri in aula e attività laboratoriali, si è declinata in numerose occasioni di costruzione di percorsi di cittadinanza attiva su numerosi temi, tra cui il gioco d’azzardo e ludopatia, violenza di genere e di altra natura, bullismo, cyberbullismo e trappole della rete, reati e tutela ambientale, inclusione e valorizzazione delle differenze, minori e conflitti.

Tali tematiche sono state affrontate con le istituzioni e gli enti di volta in volta competenti, tra cui, oltre al Prefetto Natalino Manno, i vertici di Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto, Università del Salento, ASL e UNICEF. I piccoli studenti, guidati dalla giornalista professionista Fabiana Pacella in qualità di esperta esterna, sono ormai diventati giornalisti in erba, realizzando riprese e interviste diffuse sui canali social dell’istituto scolastico, secondo l’approccio del MoJo-Mobile Journalism.

La manifestazione conclusiva delle attività progettuali, connotata da un’ampia partecipazione di studenti e pubblico, ha visto la presenza, del prefetto Natalino Manno, del provveditore agli studi Mario Trifiletti, del questore della provincia di Lecce Giampietro Lionetti, del comandante provinciale Gdf Stefano Ciotti, dei militari in rappresentanza del comandante provinciale dell’Arma col. Donato D’amato, del comandante della capitaneria di porto di Gallipoli Francesco Perrotti, della sindaca Silvia Tarantino, della tutor Laura Zuccalà.

Al termine dell’evento, i ragazzi hanno svelato il plastico di un faro da loro disegnato, e poi riprodotto in materiale resistente alle intemperie, posizionato simbolicamente sull’aiuola della legalità, quale monito delle nuove generazioni ai cittadini e ai turisti, al fine di coniugare bellezza e impegno sociale