“Totò Riina ha decretato la mia morte, questo è risaputo. Ma c’è una seconda parte, che ancora non è emersa, in cui ha dato ordine a qualcuno di provvedere”. Così ha dichiarato Don Luigi Ciotti, il fondatore dell’associazione Libera, intervenendo il 19 novembre su Tv2000 a “Revolution” in una puntata dedicata alla giustizia e alla lotta contro le mafie e la corruzione. Il riferimento di Don Ciotti è a una parte non ancora pubblica delle intercettazioni effettuate nel carcere milanese di Opera dove il boss è recluso. “Ringrazio le istituzioni, quella parte che si mette in gioco. Però si può uccidere benissimo Luigi Ciotti – ha puntualizzato il sacerdote – ma Libera sono migliaia di persone ed è un “noi” che si è costruito, io sono una piccola cosa”
Articoli correlati

Attacco alla redazione de La Stampa: un grave atto squadrista
Redazione Libera Informazione
29 Novembre 2025

Brevi lezioni di storia italiana (e non solo)
Redazione Libera Informazione
29 Novembre 2025

L’irruzione nella sede del quotidiano “La Stampa”. Un atto vile e intollerabile
Redazione Libera Informazione
29 Novembre 2025

Assalto alla redazione de “La Stampa”, un gesto vile e senza giustificazione
Redazione Libera Informazione
29 Novembre 2025