A 28 anni dal suo omicidio per mano della camorra, oggi il giornalista del Mattino Giancarlo Siani sara’ ricordato da chi ha intenzione di portare avanti il suo esempio di ricerca della verita’. Dal luogo in cui fu ucciso, sulla sua macchina, stamattina è stata fatta ripartire la sua auto simbolo, la Mehari. E il presidente di Libera, Don Luigi Ciotti ha ricordato il giovane giornalista campano poco prima della partenza, commentando: “Siani amava la ricerca della verita’, era un archeologo della verita’, scavava sempre in profondita’, non si fermava mai in superficie e cercava di fare emergere le contraddizioni. Quello che per lui era importante non era solo la denuncia ma anche cercare di leggere quali erano le cause, i meccanismi di molte forme di marginalita’ e di cosa alimentava la criminalita’ camorrista”.
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