“Salvatore Riina e Bernardo
Provenzano sanno benissimo come si fa ad uscire dal ’41 bis’:
basta collaborare con la giustizia e raccontare tutto quello
che sanno su questo nostro sciagurato Paese”. Lo scrive, in una
nota, Giovanna Maggiani Chelli, portavoce dell’Associazione tra
i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili a
Firenze. “Al vice presidente del Csm Nicola Mancino che afferma
che il ’41 bis’ va applicato secondo le norme costituzionali –
continua la Maggiani Chelli – ci permettiamo di ricordare che
faceva parte del Governo il giorno della strage di via dei
Georgofili; non puo’ quindi non ricordare quell’evento e di
costituzionale in quel massacro non ci fu proprio nulla. Anzi.
Lo Stato non fu in grado di parare l’attentato e i nostri figli
o sono morti o sono oggi alla disperazione. Viviamo in un Paese
nel quale ogni giorno c’e’ chi invoca la Costituzione per gli
stragisti e per le vittime non c’e’ mai una parola giusta ma
solo parole inutili”.
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