Condannato a 10 anni di carcere
l’armiere delle cosche dei boss Lo Piccolo: Agostino Pizzuto
avrebbe custodito un vero e proprio arsenale, fatto di bazooka,
mitragliatori, pistole, esplosivo e innumerevoli munizioni in
una grotta di villa Malfitano, nel pieno centro di Palermo.
Pizzuto, che lavorava come giardiniere nella struttura, era
stato arrestato nell’ambito dell’operazione “Eos” ed e’ stato
processato, solo per il possesso delle armi, per direttissima e
con il rito abbreviato. Assieme a lui oggi la quinta sezione
del Tribunale di Palermo ha condannato pure Vincenzo Troia, a 4
anni e sei mesi, arrestato pure lui il 15 maggio nella stessa
operazione dei carabinieri e trovato in possesso di una
pistola. Entrambi gli imputati devono essere ancora giudicati
per il reato di associazione mafiosa. A fare trovare le armi a
villa Malfitano furono in parte le indicazioni fornite
involontariamente dagli stessi mafiosi durante colloqui
intercettati dai militari: determinante fu pero’ l’indicazione
fornita dal pentito Michele Visita, che diede ai Pm Gaetano
Paci e Lia Sava l’esatta collocazione dell’arsenale.
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