Vito Zappalà, ricercato dal ’99,
dopo un condanna a 29 anni di reclusione e a tre di libertà
vigilata per spaccio e traffico di droga, con l’aggravante delle
modalità mafiose, è stato catturato, dopo la sua seduta
giornaliera di jogging, a Mogliano Veneto (Treviso).
L’operazione è stata eseguita da agenti della Mobile e dello
Sco di Catania, con la collaborazione dei colleghi di Treviso.
Le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore
della Dda etnea, Francesco Testa.
Zappalà è stato bloccato in via Barbiero, nei pressi
dell’abitazione di una donna che lo ospitava, la cui posizione
è ora al vaglio degli inquirenti. Nell’appartamento gli agenti
hanno sequestrato alcuni telefoni cellulari e documenti falsi:
una patente straniera e un passaporto italiano.
Zappalà è considerato facente parte di un’associazione
dedita allo spaccio e al traffico di droga, operante tra il
Belgio e l’Italia. L’organizzazione sarebbe legata al clan
Laudani, che opera nella zona nord di Catania e nella fascia
jonica della provincia etnea.
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