Un anonimo telefonista ha chiamato il centralino del palazzo di giustizia di Palermo minacciando di morte il procuratore aggiunto Antonio Ingroia. “Non è la prima volta – ha detto il magistrato – e non sarà l’ultima. Non sono preoccupato più di quanto non lo sia normalmente. Il mio lavoro prosegue come sempre”.
Non è la prima volta che il pm di Palermo è nel mirino di intimidazioni e telefonate anonime. Gli atti sono già stati inviati alla procura di Caltanissetta, guidata da Sergio Lari, competente per le inchieste che riguardano i magistrati di Palermo. Ingroia ha dichiarato: “Queste cose non mi fermano, nè sono preoccupato. La mia attività prosegue. Del resto non sono le prime minacce che ricevo e neppure saranno le ultime. Vado avanti”.
Nelle stesse settimane si sta svolgendo la delicata vicenda in merito al conflitto sollevato fra procura di Palermo e Quirinale, in merito alle intercettazioni che sono contenute nell’inchiesta sulla trattativa Stato – mafia.



