V Festival del giornalismo

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Mancano 48 ore all’inizio della V edizione del Festival del giornalismo di Modica. La due giorni di dibattiti, incontri, proiezioni, spettacoli teatrali si svolgerà il 30-31 agosto e porterà in città giornalisti di punta dei principali quotidiani e tanti giovani, provenienti dal mondo del giornalismo locale e nazionale. Fondata dal mensile “Il Clandestino” l’iniziativa è alla sua quinta edizione e coinvolge oltre 50 ragazzi fra organizzatori, volontari e partecipanti ai seminari. Seduti al tavolo di un bar del centro storico della città oggi fervono gi ultimi preparativi: c’è il comunicato stampa da inviare ai giornali, c’è da fare benzina per andare a prendere il  cronista “famoso” che arriverà all’aeroporto di Catania, verificare il pernottamento nei B&B della città, fare il sound check per l’audio, organizzare il  palco e predisporre le altre sedie, quelle per il pubblico che ogni anno riempie l’atrio comunale di Palazzo San Domenico sino a tarda notte. Dietro l’organizzazione della due giorni loro: 15 ragazzi che hanno dai 18 ai 30 anni, che studiano, lavorano e da alcuni anni hanno scelto di creare questo luogo di incontro, divertimento e dibattito con un piccolo budget messo in piedi da una campagna di finanziamento dal basso (sostenuta da circa 100 donatori) e da alcuni commercianti della città.

Il programma. Il Festival è realizzato da “Il Clandestino” con  il sostegno de “I Siciliani Giovani”, dell’associazione “Libera” e del Comune. Il 30 e 31 agosto l’iniziativa porterà in città i grandi nomi dell’informazione nazionale, tra cui Riccardo Orioles, (I Siciliani Giovani), Lillo Venezia (già direttore de il Male), Paolo Brogi (Corriere della Sera), Rino Giacalone (Libera Informazione, il Fatto Quotidiano) e Fabio Tonacci (autore per La Repubblica dell’inchiesta che ha ricostruito il caso Shalabayeva). Ospite d’eccezione la star del web Pinuccio, che sul palco del Festival presenterà il suo spettacolo “La Terza Repubblica”. Spazio anche al ricordo e alla memoria con un omaggio al cinema di Pippo Fava, il direttore de “I Siciliani” ucciso a Catania dalla mafia e all’annuale riunione allargata della redazione de “I Siciliani Giovani”. Si rinnova, inoltre, l’appuntamento anche con i workshop:  video inchiesta con Giuseppe Pipitone e Silvia Bellotti (Il Fatto Quotidiano)  inchiesta ambientale a cura di Antonio Mazzeo e  foto giornalismo con Roberto Strano.

Il giornale. L’appuntamento è stato ideato dal mensile “Il Clandestino”, il giornale che racconta da una delle città più a Sud d’Europa cronaca, attualità, antimafia sociale, migranti, diritti, teatro, musica, letteratura. Una esperienza nata, per gioco e per passione, in un garage quando i  redattori del giornale erano ancora dei ragazzini e frequentavano il liceo della città. Dalle aule scolastiche “Il Clandestino con il permesso di soggiorno” (così lo chiamarono dopo aver trovato un direttore, Pippo Gurrieri, e aver potuto regolarizzare la testata in Tribunale) ha fatto poi il suo debutto in città. Oggi  si può trovare  nelle edicole, nei bar, nelle librerie nella sua (rinnovata) versione cartacea e comprare nel resto del Paese in abbonamento, formato on line/Pdf. Negli ultimi anni si è occupato di fatti importanti, anche oltre la cronaca locale: dallo sbarco dei migranti al largo di Siracusa, alla rivolta dei Forconi, alle inchieste giudiziarie che parlano di corruzione, malasanità, politica, sino ai bilanci in rosso del Comune. La testata fa parte della rete di Libera Informazione e de “I Siciliani Giovani”. Sono circa 15 i redattori che a turno scrivono, impaginano, stampano e distribuiscono il giornale: non tutti sognano di fare come mestiere il giornalista. Alcuni lo fanno già fra un lavoro precario e un altro, per molti di loro  “Il Clandestino” è una dimensione culturale, di  partecipazione attiva alla vita pubblica, di crescita per diventare cittadini. Il giornalismo è l’occasione, portata avanti senza mai prendersi troppo sul serio, per vivere insieme questo percorso. Di anno in anno il giornale e il Festival “arruolano” nuovi giovani. Quest’anno a dare una mano agli organizzatori circa 10 volontari si alterano nell’accoglienza, nell’assistenza tecnica e agli stand delle associazioni che partecipano alla due giorni. A “imparare” i segreti dell’inchiesta giornalistica, invece, sono attesi una quarantina di giovani, provenienti da diverse province siciliane.