Diciannove arresti nei confronti di altrettanti esponenti della ‘ndrangheta grazie alle rilevazioni di almeno un pentito. Un elemento sottolineato dal procuratore aggiunto, Ilda Boccassini, che ha fatto notare come sia “sempre piu’ difficile avere collaboratori di giustizia della ‘ndrangheta. Il fatto che una delle persone che ricopre punte di vertice decida di arrendersi allo Stato – ha aggiunto – e’ un risultato che ci soddisfa molto perche’ significa una crepa all’interno dell’organizzazione”. “II collaboratore – ha aggiunto Alessandra Dolci – ha capito che nella ‘ndrangheta non c’e’ futuro. Ha voluto dare un messaggio ai giovani che vivono nel mito della ‘ndrangheta spiegandogli che rischiano di finire in carcere o di morire”. Le indagini sono state rese possibili dalle rivelazioni di Antonino Belnome – capo del locale di ‘ndrangheta di Giussano, legato ai clan Gallace-Leuzzi-Ruga, la cui collaborazione e’ iniziata nell’ottobre del 2008 – e hanno portato all’individuazione dei mandanti e degli autori materiali di quattro omidici, avvenuti in Lombardia tra il 2008 e il 2010, ai danni di Rocco Cristello, Carmelo Novella, Antonio Tedesco detto ‘l’americano’ e Rocco Stagno, tutti riconducibili a contrasti tra le cosche Gallace e Novella.
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