Don Marcello Cozzi è una delle voci più coraggiose e lucide del cattolicesimo italiano contemporaneo. Sacerdote lucano, impegnato da sempre nella difesa dei più fragili e nella denuncia delle ingiustizie, ha fatto della sua missione un cammino dentro le zone d’ombra della società, là dove il Vangelo incontra il dolore, la violenza e il male.
Già autore del libro-dialogo Uno così. Giovanni Brusca si racconta, in cui ha scelto di confrontarsi senza sconti con uno dei protagonisti più controversi della stagione stragista di Cosa nostra, don Marcello continua a interrogare la coscienza civile e religiosa del Paese.
Nel suo nuovo lavoro, Non interferite. Il sangue dei preti sull’altare delle mafie, don Cozzi torna a posare lo sguardo sulla relazione difficile e spesso ambigua tra la Chiesa e le organizzazioni criminali italiane. Se da un lato non mancano figure ecclesiastiche che hanno ceduto alla paura o al compromesso, dall’altro ci sono sacerdoti che, vivendo il Vangelo fino in fondo, hanno “interferito” con gli affari e le logiche di potere delle mafie, pagando talvolta con la vita la loro fedeltà alla giustizia.
“Volevo conoscerli questi preti”, scrive l’autore, “approfondire le loro storie e imprimere su carta che i sacerdoti divorati dalla piovra mafiosa appartengono anche a tempi meno recenti, hanno nomi di cui nessuno sa, e sono stati molti di più di quello che comunemente si pensa. Le loro vicende per me sono diventate Vangelo.”
Non interferite è, così, un viaggio nella memoria e nella coscienza: un tributo ai preti che non hanno avuto paura di “disturbare” la mafia, e un invito a non restare indifferenti davanti al male che ancora oggi cerca di infiltrarsi nei luoghi della fede e della vita civile.
Marcello Cozzi
Non interferite
Il sangue dei preti sull’altare delle mafie
Prefazione di Lirio Abbate
Edizioni San Paolo, Le vele 2025
Pagg. 368/€ 22,00
https://liberatestardi.websitefortest.uk/2024/09/20/uno-cosi-giovanni-brusca-si-racconta/



