Nuova diffida per l’inchiesta “La febbre del cibo”. Ma Libera Bologna non si ferma

Libera bologna la febbre del cibo
«Si diffida a rimuovere immediatamente dal video il capitolo che riguarda i miei assistiti e di interromperne immediatamente la proiezione e la pubblicazione (…) ci si riserva in ogni caso il diritto di querelare e di chiedere e quantificare il risarcimento dei danni derivanti dal video».

È arrivata una nuova diffida, in merito all’ultima inchiesta “La febbre del cibo. Bologna il tuo odor di benessere”. Una diffida da parte di Pulié srl, società che ha, tra le altre attività, in gestione la mortadelleria sotto palazzo Re Enzo, in via Rizzoli 1/E e di cui parliamo nel primo capitolo della #videoinchiesta.

Non fa mai piacere ricevere una diffida, ma in questo caso siamo molto serene nella risposta: non interromperemo nessuna proiezione, non toglieremo da internet il video. Continueremo nel nostro lavoro di racconto della nostra città e di quello che si muove nel mondo della ristorazione bolognese, nella convinzione di non aver diffamato nessuno, ma anzi di portare avanti un lavoro che si centra sull’interesse pubblico, faro del nostro lavoro giornalistico e di associazione.

Se vuoi aiutarci in questo lavoro e nelle nuove spese legali che si prospettano, clicca qui.

Libera Bologna



Vogliono imbavagliare Libera Bologna per le inchieste scomode sul cibo

https://liberatestardi.websitefortest.uk/2024/12/19/la-febbre-del-cibo-bologna-il-tuo-odor-di-benessere/