Diffondiamo la testuale dichiarazione rilasciata in merito da Lucia De Palma, vedova Torre ed Annamaria Torre, moglie e figlia di Marcello. Rispettiamo innanzitutto la volontà e le parole della famiglia e condividiamo il loro dolore ed il loro sconcerto. Sentiamo, pur tuttavia la necessità di “esprimere un forte sdegno, rammarico e dolore” per il fatto che conflitti personali e/o politici, dei quali non entriamo nel merito, possano così imprudentemente e sciattamente finire con lo strumentalizzare la fulgida figura di un autentico servitore dello Stato che ha pagato con la vita la sua fedeltà a valori e principi irrinunciabili, che lo pongono, per fortuna, ad un’altezza siderale, irraggiungibile anche dalle polemiche odierne.
Tale appare la vicenda della revoca di intitolazione della Piazza, avvenuta nel trentennale del suo sacrifico, a lui dedicata, tra l’altro, alla presenza di don Luigi Ciotti e del Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro.
Marcello Torre ha un monumento perenne, eretto nei cuori di tutti i cittadini onesti di quella Pagani che sognava libera e civile e proprio lui ha indicato una “strada maestra” per la civiltà e la democrazia, che non hanno bisogno… di alcuna intitolazione.”
*Coordinatori Libera Campania
