A 33 anni dalla strage di via d’Amelio, la verità sull’assassinio del giudice Paolo Borsellino e degli agenti della sua scorta continua a essere nascosta dietro un muro di omertà istituzionale, depistaggi e silenzi colpevoli. Come ha più volte denunciato Salvatore Borsellino, fratello del magistrato e fondatore del Movimento delle Agende Rosse, “il depistaggio è ancora tra noi“.
La Commissione parlamentare antimafia – presieduta da Chiara Colosimo e di fatto eterodiretta dall’ex generale Mario Mori (assolto nel processo Trattativa Stato-mafia ma ancora indagato per concorso in strage a Firenze) – continua a frammentare l’analisi della strategia stragista messa in atto da Cosa nostra tra il 1992 e il 1994. Un’indagine che prende in esame solo via d’Amelio e una sola pista: quella del dossier mafia-appalti. Una narrazione riduttiva, che rischia di oscurare il disegno più ampio. Per non parlare del governo che nei giorni scorsi ha esposto la borsa del giudice Paolo in Parlamento come gagliardetto con cui mostrare il suo impegno contro la mafia, spacciandola – falsamente – per la prima apparizione pubblica. E tanto, tanto altro ancora.
Ma non tutti restano in silenzio.
Il 18 luglio, a Palermo, nella cornice simbolica di Villa Trabia, ANTIMAFIADuemila organizza la conferenza pubblica “Strage Borsellino: tutta la verità!”.
Un evento che vuole ricostruire il filo rosso che lega le oscure trame dietro l’attentato che uccise Paolo Borsellino, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, e far luce su quei poteri deviati – mafia, massoneria, servizi segreti, eversione nera – che ancora oggi rappresentano una minaccia per la democrazia e la giustizia in Italia.
Ospiti della serata:
– Salvatore Borsellino, fratello del giudice e fondatore del Movimento delle Agende Rosse
– Luigi de Magistris, ex magistrato e politico
– Anna Vinci, giornalista e scrittrice
– Roberto Scarpinato, già procuratore generale della Corte d’Appello di Palermo
– Fabio Repici, avvocato delle famiglie vittime di mafia
– Giorgio Bongiovanni, direttore di ANTIMAFIADuemila
Saluti:
– Luana Ilardo, figlia di Luigi Ilardo, confidente del colonnello Riccio ucciso prima di poter collaborare con la giustizia
Durante la serata, Sonia Bongiovanni, attrice e attivista, interpreterà un testo del magistrato Nino Di Matteo.
A concludere l’incontro sarà il giornalista e scrittore Saverio Lodato.
