E’ un messaggio di pace universale quello lanciato dall’ambasciatore georgiano in Italia, Kostantine Gabashivili in visita in Calabria. In una regione che ospita un migliaio di suoi concittadini, regolarmente soggiornanti, è venuto a portare speranza per la causa di libertà georgiana, paese il cui 20 % di territorio è ancora sotto scacco della Federazione Russa. Ciò si traduce in oltre 500 mila persone i cui diritti umani fondamentali sono a rischio e per le quali l’Unione Europea, con il governo italiano in prima fila, e le Nazioni Unite, nonostante la presenza della Russia nel Consiglio di Sicurezza e il veto posto dalla stessa, molto si stanno spendendo per la liberazione dei territori occupati che la stessa Russia non riconosce come tali e per l’affermazione dei diritti di quella significativa porzione di popolazione costretta a vivere prigioniera o sfollata in patria. Una situazione aggravata dal conflitto esploso nell’agosto 2008.
Parole di plauso all’Italia e alla Calabria per la sua accoglienza e la solidarietà mostrata al popolo georgiano sono state espresse ieri in occasione dell’incontro, svoltosi in piazza Campagna a Reggio Calabria, incentrato sul tema della Pace e della Integrazione dei popolo contro le guerre ed ogni genere di persecuzione e promosso dall’associazione Georgiani in Calabria rappresentata da Nina Maziashivili, e dall’associazione culturale “Nuovi sentieri”, con l’adesione di larga parte dell’associazionismo calabrese. Uno scambio di testimonianze e di promesse quello moderata ieri dal giornalista Antonio Malgeri e che visto avvicendarsi di dirigente del settore Cultura della regione Calabria Massimiliano Ferrara, l’assessore comunale al Turismo Enzo Sidari, il presidente del “Centro servizi dei Due Mari” Mario Nasone. A chiudere l’incontro Giovanni Nucera, segretario questore del consiglio regionale della Calabria.
Sotto il buon auspicio di un patrono comune, quale san Giorgio, si è chiuso un momento di tangibile integrazione all’insegna di un forte messaggio di incoraggiamento che coinvolga tutti i georgiani nel mondo, anche quelli di adozione calabrese, La causa di libertà e di autodeterminazione del popolo georgiano ha, infatti, ancora bisogno del sostegno di tutta la sua gente come dell’Italia e dell’Europa, la cui missione in Georgia preserva tanto la causa di civiltà e di libertà tanto quella energetica, dato il passaggio nel paese di un ricco gasdotto.



