Lo dico da tempo, peggio della mafia c’è solo e soltanto la cultura mafiosa.
Vedere nella “civilissima” Firenze il murales con il volto di Riina e la scritta “santo subito”, fa raggelare il sangue e fa comprendere che la strada per liberarci dalla mafia passa solo e soltanto dalla cultura.
Non bastano le operazioni di polizia e neanche il brillante lavoro dei Magistrati, la presa di coscienza deve partire dalla gente.
Voglio ricordare che è proprio a Firenze che piangiamo la più piccola vittima di mafia, Caterina Nencioni di appena 50 giorni di vita, morta con i genitori e la sorella nella strage dei Georgofili.
Adesso temo la solita stupida frase del “è solo il gesto di un imbecille”.
Questo pericoloso riduzionismo è la cultura che permette alle mafie di continuare a prosperare, di arricchirsi alle spalle della povera gente, di speculare sulla mancanza del lavoro, di spingere i familiari di un boss mafioso a chiedere ad una scuola un incontro riparatore dopo una conferenza in cui si spiegavano fatti e misfatti di quel capomafia (realmente accaduto con i familiari del sanguinario capomafia Michele Crapula).
Solo la cultura, solo parlarne nelle scuole ci potrà salvare.
Sogno un Paese che si svegli con i murales delle vittime di mafie, loro sì, Santi subito!
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