Per la sicurezza dell’imprenditore Cutrò la scorta diventa telecamera

Comune di Reggio Calabria

Da ieri notte sotto l’abitazione della famiglia di Ignazio Cutrò, testimone di giustizia e imprenditore di Bivona che grazie anche alle sue denunce contro il racket e la mafia si è istruito un processo che ha portato in  carcere i responsabili, non staziona più la camionetta dei carabinieri che in questi anni ha garantito la sua sicurezza.

Al posto degli agenti dell’arma vi saranno delle telecamere con il compito di sorvegliare la casa ma che certo non potranno intervenire qualora dovesse accadere qualcosa di grave o qualche mafioso decida di colpire la famiglia. Un fatto allarmante così come quello che era accaduto i primi di settembre quando per una settimana il testimone di giustizia era  rimasto in Calabria senza scorta e senza alcuna protezione, alla mercé di malintenzionati.