Piera Aiello e la località segreta svelata

Marsala

Rivelazione
segreto di ufficio. Questo il reato contestato dalla Procura di Marsala
al maresciallo dei carabinieri Salvatore Ippolito, 38 anni, che oggi deve comparire per la relativa udienza preliminare davanti
al gup del Tribunale di Marsala, giudice Annalisa Amato. La Procura
ha chiesto il rinvio a giudizio di Ippolito perchè sarebbe stato lui
a rivelare la località segreta della testimone di giustizia Piera
Aiello.

Il caso
scoppiò 
l’anno scorso. Finì anche all’attenzione del presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano. Piera Aiello, nuora e moglie di vittime
della mafia, con sua cognata Rita Atria erano state le prime testimoni
di giustizia contro la mafia belicina, scrisse a Napolitano raccontando
dello Stato che aveva calato ogni difesa attorno a lei, cominciando
proprio dalle parole di quel maresciallo che andando a Partanna, città
di entrambi, aveva svelato dove lei abitava, mettendo a repentaglio
la sua sicurezza.

Dell’indagine
della Procura di Marsala è stata tenuta all’oscuro la stessa
Aiello, che però adesso ha intenzione di costituirsi come parte
offesa nel procedimento, la difesa è stata affidata all’avv.
Giuseppe Gandolfo. Unica parte offesa individuata è stato lo Stato,
ma paradossalmente è una parte offesa risultata sino a ieri assente.

La
«rivelazione» 
risale all’aprile 2009, fu seguito da una incredibile decisione del
ministero dell’Interno di revocare a Piera Aiello il programma di
protezione, decisione rientrata dopo l’indignazione di politici,
associazioni
e tanta gente comune.