Ricordato a Palermo il maresciallo Ievolella ucciso nel 1981

Vito Jevolella

Trentadue anni fa veniva ucciso a Palermo dalla mafia il maresciallo Vito Ievolella. Originario di Benevento lavorava al Nucleo investigativo dei carabinieri di Palermo. In quegli anni aveva portato avanti, fra le altre, una inchiesta su un gruppo di rapinatori vicini alla cosca mafiosa della Kalsa di Palermo e su altri boss di spicco di Cosa nostra. Ievolella fu assassinato il 10 settembre del 1981 mentre era alla guida della sua auto davanti alla sede di un’autoscuola, in attesa di un familiare, tra piazza principe di Camporeale e via Serradifalco.

Stamani al Giardino della Memoria, di via Ciaculli, è stato piantato un albero dedicato al militare. La manifestazione è stata promossa dal Gruppo siciliano dell’Unci e dalla sezione distrettuale dell’Associazione nazionale magistrati. Alla cerimonia hanno partecipato la vedova, la figlia e le nipoti del sottufficiale ucciso; il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando; i comandanti regionale e provinciale dei carabinieri, generale Giuseppe Governale e colonnello Pierangelo Iannotti; i vertici della magistratura, l’avvocato generale dello Stato, rappresentanti della polizia di Stato, della Guardia di finanza e della Fondazione Falcone. «Ringraziamo l’Arma dei carabinieri – ha detto il presidente dell’Unci Sicilia, Leone Zingales, che ha offerto la targa con la quale viene ricordato il sacrificio del valoro sottufficiale ucciso dalla mafia -. Prosegue qui a Ciaculli il percorso di legalità avviato nel 2005 da Unci e Anm con l’acquisizione di questo sito confiscato alla mafia».

«Il maresciallo Ievolella – ha detto durante la manifestazione,  il presidente dell’Anm, Andrea Genna – è stato un esempio di coraggio e di professionalità. Ha lavorato senza clamore, in silenzio, lontano dai riflettori, e per la mafia ha rappresentato un pericolo». «In questo giardino – ha detto il sindaco Orlando – si continuano a piantare alberi nel ricordo di coloro che hanno creduto nel bene e nei valori più sani della società. A Ciaculli sta nascendo il bosco della legalità, punto di riferimento nella lotta alla mafia».