Roma 21 giugno: “Stop Rearm Europe – No guerra, riarmo, genocidio, autoritarismo”

Stop riarm europe 21 giugno

PRESS # NOBAVAGLIO – Giornalisti operatori media, freelance, mediattivisti contro guerre e riarmo

Stop Rearm Europe: “Uniti per fermare la terza guerra mondiale”

Oltre 480 le sigle aderenti, da Porta San Paolo la convergenza per una grande Resistenza

“Sabato 21 giugno, a Roma, da Porta San Paolo (Piazzale Ostiense) alle ore 14 fino al Colosseo, uniremo le nostre diverse lotte, culture, identità, appartenenze nella manifestazione nazionale ‘No guerra, riarmo, genocidio, autoritarismo’, mentre la guerra scatenata da Israele contro l’Iran può diventare globale, mentre prosegue il genocidio a Gaza e la guerra in Ucraina continua a seminare morte e distruzione”.

Lo dichiarano i promotori italiani della Campagna europea “Stop Rearm Europe” (https://stoprearm.org/), Arci, Ferma il Riarmo (Sbilanciamoci, Rete Italiana Pace e Disarmo, Fondazione Perugia Assisi, Greenpeace Italia), Attac e Transform Italia, in vista del corteo di sabato, 21 giugno, che si terrà in occasione del vertice Nato a L’Aja, che proprio in questi giorni proporrà all’Italia e all’Ue di aumentare le spese militari fino al 5% di Pil.

“Stiamo vivendo in un incubo. Solo insieme possiamo superare la paura, sconfiggere la rassegnazione e creare uno spazio accogliente per ogni persona che vuole costruire una società fondata sul ripudio della guerra, sulla pace, giustizia sociale e ambientale, e non sulle politiche bellicistiche che portano lutti e devastazione. – spiegano i promotori – Ad oggi siamo a oltre 480 adesioni di organizzazioni sociali, sindacali e politiche. Uniti, facendo convergere le nostre lotte, possiamo tracciare un percorso diverso di cui il 21 giugno sarà solo il primo passo, perché è dalla guerra, dall’ingiustizia, dallo sfruttamento, dalla repressione dei diritti che dobbiamo difenderci, non da altri popoli o da altri Paesi. Vogliamo vivere in pace e nella democrazia. Vogliamo un’Europa, un’Italia, una società e un’economia disarmate, fuori dalla logica dei blocchi militari. Vogliamo il disarmo: i conflitti vanno risolti con la politica, la diplomazia, il rispetto del diritto internazionale e umanitario. Da qui, e da Porta San Paolo, rafforziamo la nostra grande Resistenza contro la guerra e per la pace”.

Dal punto di concentramento all’arrivo: tutte le informazioni di servizio sul corteo

I trasporti e l’arrivo al punto di concentramento

Il corteo partirà da Porta San Paolo (Piazzale Ostiense) alle ore 14. Il concentramento è facilmente raggiungibile dalle due stazioni principali, Termini e Tiburtina, con collegamento diretto attraverso la Metro B (direzione Laurentina, fermata Piramide).

I pullman possono sostare per far scendere i passeggeri in via Marco Polo, nei pressi di Porta San Paolo.

Per l’accesso in città dei pullman è previsto il ticket di ingresso turistico. Una volta finita la manifestazione sarà possibile raggiungere i pullman tramite la linea B della Metro (Circo Massimo è la fermata che rimarrà aperta per il deflusso) e raggiungere il parcheggio stabilito con il vettore.

Il percorso – Una volta partito da Porta San Paolo (Piazzale Ostiense), il corteo si snoderà lungo via della Piramide Cestia, Piazza Albania, Viale Aventino, Piazza di Porta Capena, Via di San Gregorio e arriverà al Colosseo – Via Clelio Cibenna – angolo via Claudia.

La composizione – Il corteo sarà aperto da un grande camion attrezzato, da due striscioni del comitato promotore e da due grandi bandieroni della Pace e della Palestina.

Lungo il corteo, saranno posizionati altri camion attrezzati con amplificazione. Uno di questi sarà un Media center organizzato dalla Rete #NoBavaglio, che curerà le riprese, la diretta streaming e i collegamenti con radio e media locali per creare un network di testate giornalistiche e mediattivisti indipendenti.

Accessibilità – Tra gli aderenti ci sarà anche il Disability Pride Italia, una realtà che promuove i diritti civili delle persone con disabilità e ne persegue la piena inclusione sociale e che contribuirà a rendere il corteo più accessibile e inclusivo. Gli interventi durante il corteo saranno tradotti in LIS (Lingua dei Segni Italiana) e saranno disponibili mezzi con posti a sedere per persone con mobilità ridotta.

Il flash mob: il “die-in” al Colosseo – All’arrivo al Colosseo, le amplificazioni trasmetteranno un audio di 4 minuti: è il rumore delle bombe su Gaza registrato sul posto dall’ingegnere del suono palestinese Oussama Rima. E’ stato montato, e ci è stato regalato, dalla campagna catalana Unsilence Gaza – coordinata da NOVACT, nostri alleati in Spagna nella campagna europea Stop Rearm Europe.

Al suono delle bombe, la manifestazione diventerà un gigantesco die-in: ci stenderemo a terra, con il suono dei bombardamenti girato a Gaza per rendere visibile, con i nostri corpi, il genocidio ancora in atto del popolo palestinese e la morte e la devastazione che portano tutte le guerre.

Chiediamo quindi a tutti e tutte di portare con sé un lenzuolo, possibilmente bianco, o qualcosa per sdraiarsi per terra.

Voci contro il riarmo: gli interventi

Gli interventi dei rappresentanti delle organizzazioni sociali, sindacali e politiche aderenti si svolgeranno dal camion di apertura, alla testa del corteo, sin da Piazzale Ostiense e lungo tutto il percorso del corteo. Saranno mandati in diretta su social e media e registrati.

Al Colosseo, alla fine del corteo e dopo il die-in, il camion di apertura ospiterà alcuni brevi interventi conclusivi: Stefania N’Kombo, Clara Archibugi e Rosa Lella a nome del Comitato promotore-organizzatore; Katerina Anastasiou, co-coordinatrice della campagna europea Stop Re-Arm Europe, in collegamento dal contro-vertice a L’Aja; Omar Suleiman, rappresentante della Comunità Palestinese di Napoli e della Campania; Parisa Nazari, attivista iraniana di Donna Vita Libertà Italia; Francesca Fornario, giornalista attivista.

Il coordinamento del palco sarà curato dalla Rete #NoBavaglio.

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🗣️PRESS #NOBAVAGLIO / OPERATORI MEDIA, MEDIATTIVISTI CONTRO LE GUERRE: il 21 giugno in piazza “Stop Rearm Europe – No guerra, riarmo, genocidio, autoritarismo”