“Perché ero ragazzo” di Alaa Faraj è il racconto di un viaggio fatto di speranze e pericoli: l’indecenza delle morti in mare, l’arresto, la condanna, i primi dieci anni di carcere.
Nell’agosto del 2015 Alaa Faraj ha 20 anni, un futuro da calciatore e il sogno di un nuovo inizio in Europa. Quel viaggio in mare si trasforma in tragedia e da allora Alaa continua a combattere per la verità e la giustizia.
Il libro, scritto a mano in carcere, è una testimonianza potente e universale.
Negli ultimi dieci anni in Italia più di tremila persone sono state arrestate come «scafisti», spesso semplici migranti costretti a guidare i barconi, «l’ultima ruota di un mostruoso ingranaggio del traffico di vite umane». I veri trafficanti, invece, restano al sicuro, spesso protetti o collusi con le autorità dei loro paesi.
Giovedì 18 settembre, ore 18.00
Presso ExtraLibera, via Stamira 5 – Roma
Intervengono:
Alessandra Sciurba, curatrice del libro
don Luigi Ciotti
Marco Damilano
Sandro Veronesi
Modera: Annalisa Camilli
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Si consiglia la prenotazione scrivendo a eventi@libera.it
https://liberatestardi.websitefortest.uk/2025/09/17/perche-ero-ragazzo/




