Come stanno le scuola italiane? Molto male. Secondo l’annuale rapporto di Cittadinanzattiva quasi una su tre (il 28%) è del tutto fuorilegge, priva dei requisiti di base previsti dalle norme sulla sicurezza. E meno di una scuola su due (il 41%) possiede il fondamentale certificato di collaudo statico o di agibilità statica, quello che non aveva, né avrebbe potuto avere, la scuola di San Giuliano. Ma l’associazione non è l’unica a denunciare questa situazione. Secondo un recente studio dell’associazione Contribuenti italiani il dato delle scuole con tale certificato scende addirittura al 34%. Mentre nell’ultimo rapporto Ecosistema Scuola di Legambiente cala ulteriormente fino al 24,8%, mentre solo il 10,30% delle scuole nei comuni a rischio terremoto (il 41,48% del totale) è costruito secondo le norme antisismiche. Non sembra essere cambiato nulla o quasi da dieci anni fa. In occasione del dramma di San Giuliano il ministero della Pubblica istruzione rese noti i dati del monitoraggio sulla sicurezza delle scuole condotto tra il 2001 e il 2002. Ebbene allora i dati ufficiali riferivano che il 53% degli edifici scolastici non possedeva il certificato, con punte dell’86% in Sardegna, del 76% in Calabria e Umbria, del 69% nel Lazio e in Liguria, tutte regioni ad altissima sismicità e franosità (esclusa la Sardegna, ma solo per i terremoti).
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