Ci ha lasciato Jole Garuti, e con lei se ne va una voce limpida, appassionata e instancabile della cultura democratica e del contrasto alle mafie. Jole ha saputo unire rigore e umanità, competenza e ascolto, sempre con uno sguardo attento alle persone, alle scuole, ai territori.
Fin dagli anni ’80 è stata un’instancabile partecipante a Milano ai movimenti civili e sociali, portando avanti con coerenza e coraggio battaglie per la giustizia, la trasparenza e i diritti.
È stata tra le fondatrici di Libera, e proprio nel percorso di nascita dell’associazione conobbe Saveria Antiochia, madre di Roberto, di cui divenne amica profonda e compagna di impegno. L’eredità di quell’incontro e di quella amicizia hanno generato l’esperienza del Centro di Documentazione Saveria Antiochia Onlus, che Jole ha fatto vivere con passione e dedizione per tanti anni, e il libro “In nome del figlio”.
Con il suo lavoro e con il suo esempio ha fatto capire che il contrasto alle #mafie non è opera di navigatori solitari o solo di organi repressivi, ma un modo di stare al mondo: rispettoso, coerente, capace di farsi comunità.
Molti di noi l’hanno incontrata nei percorsi di formazione, nei progetti, nelle giornate di impegno civile, sempre pronta a condividere, a incoraggiare, a costruire insieme. La ricordiamo con gratitudine e affetto, per la sua intelligenza gentile, per la forza con cui ha saputo far crescere un pezzo importante del nostro cammino collettivo.
Grazie Jole, ti siamo grat3 del percorso fatto insieme e custodi di ciò che ci lasci in eredità.
Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie
Foto di Gian Battista ‘Tita’ Raffetti
Addio a Jole Garuti, partigiana della nuova Resistenza e voce instancabile della legalità
“Jole Garuti se n’è andata. Partigiana della nuova Resistenza contro mafie e corruzione, instancabile formatrice di intere generazioni, donna democratica dalla tempra eccezionale. Ci consegna un tesoro di passioni e speranze”. Con questo post su X, Lorenzo Frigerio, coordinatore di Libera Informazione, ha dato la notizia della scomparsa dell’ex presidente del Circolo Società Civile di Milano, poi referente lombarda di Libera e membro del Comitato dei garanti.
Jole Garuti ha insegnato per molti anni, per poi dedicarsi al volontariato in diverse associazioni. Tra le tante, è stata presidente di Stak – Associazione Andrea De Gasperi, fondata in memoria del figlio Andrea, oltre ad aver diretto il Centro studi di “Saveria Antiochia Osservatorio Antimafia”, dove per anni ha organizzato eventi e percorsi didattici sui diritti umani e civili, sulla mafia e sull’antimafia, e sull’educazione alla legalità democratica.
Grande amica di Saveria Antiochia, ha partecipato con lei a manifestazioni e iniziative in ogni parte d’Italia. Per il suo impegno, nel 2004 ha ricevuto dal Comune di Milano l’Ambrogino e nel 2011 dalla Regione Lombardia la Medaglia d’oro. Nel corso degli anni ha pubblicato Mafia/mafie: che fare? (Franco Angeli, 1994), Il piacere della legalità (Libri Scheiwiller, 2001) e numerosi articoli e saggi.
La redazione di ANTIMAFIADuemila esprime le più sentite condoglianze alla sua famiglia e alle comunità associative di cui ha fatto parte.
Nel ricordo, facciamo nostre le parole di Lorenzo Frigerio: “È stato un vero onore camminare insieme, grazie Jole”.
Addio a Jole Garuti, voce limpida dell’impegno per la legalità: il cordoglio del Centro Studi Paolo e Rita Borsellino
Con profonda tristezza accogliamo la notizia della scomparsa di Jole Garuti, donna di eccezionale impegno nel campo dell’educazione alla legalità. Jole è stata presidente del Circolo Società Civile di Milano, referente per la Lombardia di Libera e componente dei Garanti, sino all’impegno come direttrice del Centro Studi SAO (Saveria Antiochia – Osservatorio antimafia).
Testimone instancabile della verità, della memoria e della giustizia per le vittime innocenti delle mafie. Carissima amica di Saveria, mamma di Roberto Antiochia, giovane poliziotto ucciso dalla mafia il 6 agosto del 1985 a fianco del vicequestore di Palermo Ninni Cassarà.
Da insegnante, volontaria e dirigente associativa, Jole Garuti ha dedicato gran parte della sua vita a trasmettere alle nuove generazioni il valore del dire no all’illegalità e di scegliere l’impegno civico come riscatto.
Vogliamo in particolare ricordare il profondo legame che univa Jole Garuti a Rita Borsellino: entrambe convinte che memoria e verità siano strumenti essenziali nella lotta alle mafie e nella costruzione di una cultura civile libera e responsabile.
In questo spirito il Centro Studi Paolo e Rita Borsellino rende omaggio all’amica, all’educatrice, alla compagna di cammino per la verità e la giustizia. La sua voce, il suo lavoro, la sua capacità di raccontare e di far riflettere lasciano un’eredità preziosa: continueremo a farne tesoro e a trasmettere i valori che lei ha incarnato a pieno.
Alla famiglia, all’associazione Saveria Antiochia, a tutti i collaboratori e amici, porgiamo le nostre più sincere condoglianze.
Riposa in pace, Jole: il tuo esempio vive!
Centro Studi Paolo e Rita Borsellino
Milano dice addio a Jole Garuti, esempio di impegno civile e storica voce di Libera contro mafie e corruzione
di Alex Corlazzoli
“Ci consegna un tesoro di passioni e speranze”, ha detto Lorenzo Frigerio, coordinatore di Libera Informazione, che ha dato la notizia della scomparsa.
A Milano bastava dire Jole e tutti associavano quel nome al volto di una donna che da sempre si era impegnata in “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, ma anche in molte altre realtà. Jole Garuti, 89 anni, è morta oggi, lasciando un vuoto non solo nel capoluogo lombardo ma in tutta Italia, dove era conosciuta per il suo impegno nelle scuole, dove andava a passare il testimone, a raccontare di Giovanni Falcone, di Paolo Borsellino, ma anche di Roberto Antiochia, l’agente di polizia ucciso a Palermo insieme a Ninni Cassarà.
A dare la notizia della sua scomparsa, nella tarda mattinata, con un post su “X”, è stato Lorenzo Frigerio, coordinatore di Libera Informazione e amico di Jole: “Partigiana della nuova Resistenza contro mafie e corruzione, instancabile formatrice di intere generazioni, donna democratica dalla tempra eccezionale. Ci consegna un tesoro di passioni e speranze”. Parole che raccontano una storia. Lasciato l’insegnamento, Jole si era dedicata al Circolo Società Civile di Milano, nato nel 1985 su ispirazione di Nando dalla Chiesa. Con quest’ultimo, la pasionaria aveva stretto un intenso rapporto di amicizia e stima reciproca.
Dopo le stragi del 1992, Jole si diede subito da fare. È lei stessa a raccontare, sul sito di Libera, la nascita dell’associazione: “Il 15 luglio 1994, nella biblioteca del Parlamento a Palazzo San Macuto, si riunirono i rappresentanti delle associazioni convocate. La sala era gremita; al tavolo della presidenza era seduto don Luigi Ciotti, che conoscevo di fama come fondatore del Gruppo Abele di Torino. I parlamentari di molti partiti stavano nel corridoio antistante la sala e ogni tanto qualcuno entrava a vedere come procedevano i lavori. Ricordo Pietro Folena e il futuro presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Nel suo discorso introduttivo don Ciotti disse che l’associazione non doveva essere ‘contro’, ma ‘per’: intendeva per la difesa dei diritti di ogni cittadino dalle ingerenze mafiose e dalla corruzione. Cominciammo a incontrarci nel mese di settembre a Roma, ogni due settimane, per pensare alle regole necessarie. Aderirono subito associazioni nazionali importanti come Acli e Arci, insieme ad altre locali come il Circolo Società Civile”.
Una strada percorsa fino alla fine, accanto a don Luigi Ciotti ma anche a Saveria Antiochia, alla quale ha dedicato un Centro studi. Nemmeno di fronte alla morte del figlio si era fermata. Anzi, di lì a poco fondò Stak – Associazione Andrea De Gasperi. Per il suo impegno, nel 2004 ha ricevuto dal Comune di Milano l’Ambrogino e nel 2011 dalla Regione Lombardia la Medaglia d’Oro. Ma il riconoscimento più bello per lei sono stati i tanti volti di giovani che ha incontrato nelle manifestazioni del 21 marzo promosse da Libera o in altre occasioni. In tanti, in queste ore, la stanno ricordando: “Il Centro Studi Paolo e Rita Borsellino – scrive il presidente Vittorio Teresi – rende omaggio all’amica, all’educatrice, alla compagna di cammino per la verità e la giustizia.”
Fonte: Il Fatto Quotidiano
Jole Garuti è morta. Era stata tra i fondatori di Libera e precursora della lotta alle mafie
La scomparsa a Milano.
È morta a Milano Jole Garuti. Ne dà notizia Lorenzo Frigerio, coordinatore di Libera Informazione. “Jole Garuti se n’è andata”, ha scritto su X: “Partigiana della nuova Resistenza contro mafie e corruzione, instancabile formatrice di intere generazioni, donna democratica dalla tempra eccezionale. Ci consegna un tesoro di passioni e speranze”. I funerali si terranno sabato 8 novembre alle 3 di pomeriggio presso la Sala del Commiato (Sala Multifunzione) del Cimitero di Lambrate.
Dal Circolo Società Civile a Libera
Garuti è stata presidente del Circolo Società Civile di Milano e referente lombarda di Libera, di cui è stata tra i fondatori. Ha insegnato per molti anni, per poi dedicarsi al volontariato in diverse associazioni. Tra le tante, è stata presidente di Stak – Associazione Andrea De Gasperi, fondata in memoria del figlio Andrea, oltre ad aver diretto il Centro studi di “Saveria Antiochia Osservatorio Antimafia”, dove per anni ha organizzato eventi e percorsi didattici sui diritti umani e civili, sulla mafia e sull’antimafia, e sull’educazione alla legalità democratica.
I riconoscimenti
Nel 2004 ha ricevuto l’Ambrogino d’Oro del Comune di Milano e, nel 2011, la Medaglia d’Oro di Regione Lombardia. Ha pubblicato “Mafia/mafie: che fare?” (1994), “Il piacere della legalità” (2001), “Le mafie negli occhi dei ragazzi” (2022) oltre a vari articoli e saggi.
Le reazioni
“Se ne va una voce limpida, appassionata e instancabile della cultura democratica e del contrasto alle mafie. Jole ha saputo unire rigore e umanità, competenza e ascolto, sempre con uno sguardo attento alle persone, alle scuole, ai territori”, si legge in un post di Libera: “Con il suo lavoro e con il suo esempio ha fatto capire che il contrasto alle mafie non è opera di navigatori solitari o solo di organi repressivi, ma un modo di stare al mondo: rispettoso, coerente, capace di farsi comunità”.
“Ciao Jole, è stato un privilegio conoscerti e condividere momenti di lavoro e di impegno con te”, ha scritto su Facebook Franco Mirabelli, senatore milanese del Pd: “Mancheranno la tua determinazione, la tua passione civile, la tua competenza insieme alla tua dolcezza. Il tuo impegno contro le mafie e la legalità è un esempio da seguire per tutte e tutti”.
Fonte: MilanoToday
Ciao Jole
Saluteremo la cara Jole Garuti, fondatrice di Libera e presidente del circolo Società civile di Milano, sabato 8 novembre alle ore 15 nella Sala del Commiato del Cimitero di Lambrate in piazza Caduti e dispersi in Russia a Milano.
Continueremo a camminare per lei e con lei per i diritti di ogni cittadin3 e contro le mafie. Abbiamo fatto tanta strada con Jole dalla fondazione di Libera, alla Carovana antimafie, inziative culturali e sociali.
Perdiamo una voce importante e appassionata nel diffondere nella Società una cultura democratica, ma rimarrà il suo insegnamento, e il suo modo di mettere in campo ascolto e umanità. Arci Lombardia non può che ringraziarla del percorso fatto insieme. Percorso che contiueremo a fare tendendo conto di quanto ci ha trasmesso.
Massimo Cortesi, presidente Arci Lombardia
Ci ha lasciati Jole Garuti. La sua voce per la legalità ha attraversato scuole, persone e mare, restando qui con noi
di Claudio Porchia
Il ricordo di una donna che ha fatto dell’impegno civile un ponte tra scuole, persone e territori.
La notizia della scomparsa di Jole Garuti lascia un vuoto profondo, non solo in chi l’ha conosciuta, ma in tutto il Paese. Figura instancabile di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, Jole ha dedicato la sua vita alla diffusione della cultura della legalità, con una passione e una determinazione che hanno segnato tante persone, in particolare nel Ponente ligure, dove era stata spesso presente nelle scuole.
Agli studenti raccontava le storie di Giovanni Falcone, di Paolo Borsellino e anche di Roberto Antiochia, l’agente di polizia ucciso a Palermo insieme a Ninni Cassarà: non semplici nomi, ma vite da ricordare, esempi da custodire.
Dopo gli anni dell’insegnamento, Jole aveva proseguito il suo impegno al Circolo Società Civile di Milano, nato nel 1985 su impulso di Nando dalla Chiesa, con il quale aveva costruito un forte legame di amicizia e stima reciproca. Dopo le stragi del 1992, si era spesa con determinazione per la nascita dell’associazione Libera, un cammino che non ha mai interrotto, portato avanti fino alla fine accanto al presidente don Luigi Ciotti.
Il suo impegno, però, non si è limitato a Libera. Ha dedicato un Centro studi a Saveria Antiochia, madre-coraggio simbolo della lotta alla mafia, e nemmeno il dolore più grande – la perdita del figlio Andrea – l’ha fermata: da quella ferita ha trovato la forza di fondare Stak, l’Associazione Andrea De Gasperi, in sua memoria.
Il valore del suo lavoro è stato riconosciuto dalle istituzioni: nel 2004 ha ricevuto l’Ambrogino d’oro dal Comune di Milano e nel 2011 la Medaglia d’oro della Regione Lombardia.
Jole sapeva unire rigore e umanità, autorevolezza e ascolto, con un’attenzione costante alle persone, alle scuole, ai territori. Un legame particolare la univa a Sanremo e al Ponente ligure: aveva contribuito alla nascita del Centro Impastato di Sanremo e collaborato con noi alla Veleggiata antimafia, che nel 2008, nel 40° anniversario dell’uccisione di Peppino Impastato, ha simbolicamente unito Sanremo e Cinisi in un unico abbraccio civile.
Per tutte e tutti noi è stato un privilegio incontrarla, lavorare al suo fianco, condividere pezzi di strada e di impegno. Il suo esempio, la sua passione e il suo coraggio rimarranno un faro nel cammino per la giustizia e la legalità.
Grazie, Jole. Il tuo impegno continua in ciò che ci hai lasciato.
Fonte: Sanremo News, 07/11/2025
“È stato un vero onore camminare insieme, grazie Jole”
di Patrizia Rulli
Il 6 novembre ci ha lasciato Jole Garuti, una donna che per tanti anni ha profuso il suo impegno nella diffusione della cultura democratica e nel contrasto alle mafie. Una donna forte, rigorosa e con un’attenzione particolare verso le giovani generazioni. In questi giorni molti giornali scrivono di lei e del suo impegno.
A Milano ha partecipato a movimenti civili e sociali, portando avanti battaglie per la giustizia, la trasparenza e i diritti. Fu presidente del Circolo Società Civile di Milano, poi referente lombarda di Libera e membro del Comitato dei Garanti. Divenne amica di Saveria Antiochia, madre di Roberto, giovane poliziotto ucciso dalla mafia. Dopo la morte di Saveria, continuò la sua battaglia dando vita all’Associazione Saveria Antiochia Osservatorio Antimafia e pubblicando il libro In nome del figlio: Saveria Antiochia, una madre contro la mafia.
Ha pubblicato numerosi libri, saggi e articoli. Per il suo impegno, nel 2004 fu insignita dal Comune di Milano dell’Ambrogino D’Oro e nel 2011 da Regione Lombardia della Medaglia d’Oro.
Jole Garuti ha promosso numerose iniziative rivolte alle scuole e in questa veste l’ho conosciuta nei primi anni Duemila a Cinisello Balsamo. Ho compreso subito che avevamo davanti a noi una donna di grande valore. Era previsto un incontro con l’Amministrazione comunale per concordare il programma delle iniziative per gli studenti, incontro che lei non volle annullare, nonostante fosse appena morto suo figlio in un tragico incidente stradale. Anche il suo dramma personale riuscì a trasformarlo in impegno, fondando Stak – Associazione Andrea De Gasperi Onlus, in memoria del figlio.
Per anni siamo rimaste in contatto; ricordo in particolare la sua partecipazione a una nostra iniziativa del 2007, alla quale intervenne con entusiasmo, dal titolo Una sfida alla mafia con la voce delle donne, in occasione della Giornata Internazionale della Donna. Nel 2012 presenziò all’intitolazione a Rita Atria di una villa confiscata alla mafia.
Per salutarla faccio mie le parole di Lorenzo Frigerio: “È stato un vero onore camminare insieme, grazie Jole”.
Fonte: La Città del Nord Milano, 08/11/2025
Ci ha lasciato Jole Garuti
Il 5 novembre ci ha lasciato Jole Garuti.
Un’intera esistenza spesa dalla parte dei valori più belli del secolo scorso la sua. Con l’insegnamento, con il mensile “Società civile”, con i libri, con Libera , e negli ultimi anni iscritta alla sezione ANPI di Niguarda.
Perché tra le sue stelle polari c’era anche l’antifascismo.
Una stima grande per lei.
E Grazie davvero di tutto.
L’ultimo saluto è avvenuto sabato 8 novembre alle ore 15 presso la sala del commiato del cimitero di Lambrate piazza Caduti e dispersi in Russia.
ANPI Niguarda, 12/11/2025
https://liberatestardi.websitefortest.uk/2018/01/12/in-nome-del-figlio/
https://liberatestardi.websitefortest.uk/2018/02/25/in-nome-del-figlio-2/
https://liberatestardi.websitefortest.uk/2019/01/30/in-nome-del-figlio-con-don-ciotti-di-matteo-garuti-mirabelli/



