Settimo Torinese (TO) 21 marzo: «Capaci e via D’Amelio, 33 anni dopo. L’impegno civile e la lotta alle mafie»

Cover capaci settimo torinese

Il Comune di Settimo Torinese (To) il prossimo 21 marzo alle 18 proporrà un incontro dal titolo: «Capaci e via D’Amelio, 33 anni dopo. L’impegno civile e la lotta alle mafie»

Il 21 marzo di ogni anno si celebra la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Quest’anno la Giornata nazionale toccherà la città di Trapani.

Anche il Comune di Settimo Torinese (To) proporrà un incontro dal titolo: «Capaci e via D’Amelio, 33 anni dopo. L’impegno civile e la lotta alle mafie».

Un incontro al quale parteciperanno Davide Mattiello, presidente del Circolo Articolo 21 Piemonte, Stefania Limiti, giornalista e saggista (in collegamento video online), Antonio Vassallo, fotografo, Elena Piastra, sindaca di Settimo Torinese, Carmen Vizzari, assessora di Settimo Torinese, Davide Rigallo, segretario dell’Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa Piemonte (Aiccre). La tavola rotonda sarà coordinata da Gian Mario Gillio, giornalista di Riforma – Eco delle valli valdesi e portavoce del Circolo Articolo 21 Piemonte.

«In tantissime piazze – afferma la sindaca di Settimo Torinese, Elena Piastra – (e soprattutto nella città di Trapani, scelta quest’anno dall’Associazione Libera per l’incontro nazionale)  saranno tante le manifestazioni e i momenti di ricordo promossi per citare e ricordare tutti i nomi e i numeri delle tante vittime innocenti delle mafie. Il nostro impegno, come ogni anno, vedrà la nostra amministrazione comunale ospitare testimoni importanti, attivisti per la legalità, giornalisti, per discutere di mafia a trentatré anni da quelle stragi terribili. Un monito perenne a tutela e difesa della legalità e della nostra Costituzione. L’esercizio della memoria dev’essere praticato ogni giorno, e se possibile, condiviso grazie all’approfondimento».

«Nella giornata dedicata alla memoria di tutte le vittime innocenti delle mafie, che quest’anno celebra la sua trentesima edizione – rileva Davide Mattiello –, è importante sottolineare il significato delle stragi del 1992, che rappresentano uno snodo epocale nella storia repubblicana. La verità su quelle stragi e la capacità di trarne le giuste conseguenze ha a che fare con la possibilità stessa di fare avanzare la qualità della democrazia nel nostro Paese oggi».