Sole24Ore: caffè con aroma legalità

Negli anni Sessanta nominare Via Veglia era come dire – con tutti i dovuti distinguo – il piccolo “Bronx” di Torino. Gran parte dell’immigrazione del Sud, in particolar modo quella siciliana calabrese, che ha fatto grande questa città e soprattutto la sua industria automobilistica, da lì passava o rimaneva. 

Un gigantesco passaparola e un appoggio, un letto – per un giorno o un anno, magari in attesa di una diversa collocazione sempre in quella via o nelle strade adiacenti – non mancava mai. Solidarietà meridionale. In mezzo a tantissimi onesti lavoratori, non mancava però, in quella via, già negli anni Sessanta e soprattutto Settanta, un manipolo di delinquenti che sarebbero diventati l’avanguardia di ben altre consorterie. Quella via divenne con il tempo una sorta di “ghetto” asociale e chiuso nel proprio mondo, che da tempo l’amministrazione comunale sta recuperando a nuova vita.

 

Roberto Galullo – Sole24Ore – sul bene sequestrato alla ‘ndrangheta a Torino. Oggi diventato “Bar Italia Libera” – Gli articoli sul quotidiano on line nella rubrica “Ora legale” curata dal giornalista.

Nell’ex ghetto di Torino un caffè con aroma legalità

Libera Piemonte, censimento telematico dei beni confiscati