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La Giunta distrettuale dell’Anm esprime la convinta solidarietà e vicinanza di tutti i magistrati del distretto al collega Andrea Tarondo, sostituto procuratore della Repubblica di Trapani, da anni impegnato, con grande professionalità e dedizione, nelle più delicate inchieste, anche di criminalità organizzata mafiosa, in un contesto criminale particolarmente difficile ed insidioso”. Così la giunta palermitana dell’Anm che interviene sull’inchiesta aperta sulla manomissione dell’auto di scorta di Tarondo. “In attesa degli esiti degli accertamenti della competente procura della Repubblica di Caltanissetta, – si aggiunge – la Giunta auspica che rimanga costante ed incisiva l’attenzione di tutti sulla sicurezza del collega Tarando e di tutti gli altri colleghi che operano nel circondario di Trapani”.
Accertamenti e risposte chieste anche da politici e istituzioni che operano da anni sul territorio trapanese, rispetto ad un caso che coinvolge un magistrato molto esposto nella lotta alla mafia in questa provincia. Da Erice scrive il sindaco Giacomo Tranchida, in una lettera alle più alte cariche istituzionali e anche al prefetto di Trapani: […] “Alimenta al pari grave preoccupazione, il fatto che si riveli assai vulnerabile, per qualsivoglia manomissione criminale e non solo, la blindata che diversamente dovrebbe proteggere il Magistrato e gli Uomini della sua scorta da attacchi omicidi alla loro incolumità.
Non si tratta, sembrerebbe, pertanto, di una notizia riconducibile comunque a procedure investigative ordinarie, ma di ben altro e di molto più grave, incomprensibile e pertanto assai preoccupante accaduto”.
“Le intercettazioni che ha subito il PmTarondo disvelano uno scenario inquietante sulla reale capacità di movimento della mafia nel trapanese – scrive infine il coordinatore provinciale di Sinistra ecologia e libertà, Massimo Candela. Una capacità di manovra garantita dalle coperture politiche che in questo territorio continuano ad essere di altissimo livello. È stato lo stesso Pm Tadondo a dichiarare che in questo territorio la politica non mantiene la distanza di sicurezza da Cosa Nostra”



