Stop al commercio con gli insediamenti illegali di Israele

Cover stop trade with settlements

La tua firma per sostenere i diritti umani, tutelare i mezzi di sussistenza palestinesi, interrompere l’espansione degli insediamenti di Israele e porre fine all’occupazione illegale.

Il dramma

Dal 1967 Israele occupa illegalmente Gaza e la Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, e le alture siriane del Golan.

Le comunità palestinesi sperimentano sistematiche discriminazioni e violazioni dei diritti umani da parte delle autorità israeliane, con effetti particolarmente gravi sui gruppi di popolazione più vulnerabili come i bambini, le donne e gli anziani.

La violenza dei coloni contro le comunità palestinesi è diffusa e si traduce in aggressioni fisiche, atti di persecuzione, distruzione dei terreni agricoli, attacchi agli oliveti e ad altre colture che danno sostentamento a migliaia di famiglie.

Tutte le forme di annessione sono vietate dal diritto internazionale cosi come il trasferimento da parte della Potenza occupante di una parte della propria popolazione civile nel territorio che essa occupa . Ma attualmente sono 700.000 i coloni israeliani che vivono illegalmente in oltre 156 insediamenti e 250 “avamposti” in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est.

Gli avamposti vengono formati senza autorizzazione formale da parte del governo israeliano, ma in genere con il suo tacito sostegno.

Molti avamposti ricevono in seguito un riconoscimento retroattivo come insediamento formale secondo le procedure interne israeliane.

Nel maggio 2025, il gabinetto israeliano ha deciso di creare 22 nuovi insediamenti nella Cisgiordania occupata. Questo porta il totale delle approvazioni per nuovi insediamenti a 49, e un processo di legalizzazione retroattiva per 7 avamposti, dall’insediamento dell’attuale governo alla fine del 2022.

Gli insediamenti illegali israeliani in Cisgiordania violano il diritto internazionale e devastano le vite delle comunità palestinesi.

Eppure molti Stati e imprese continuano a sostenerli, commerciando beni e servizi che alimentano occupazione, espropri e povertà.

Questi Stati e imprese finiscono per legittimare e sostenere l’occupazione del territorio palestinese.

È una situazione inaccettabile. A cui tu puoi dire BASTA.

I numeri dell’ingiustizia

Oltre il 42%
Oggi ci sono più di 700.000 coloni israeliani e centinaia di insediamenti e avamposti che occupano illegalmente il 42% del territorio della Cisgiordania, insieme alla maggior parte delle risorse idriche della regione.

32%
L’Unione Europea è il maggiore partner commerciale di Israele, con una quota di circa 32% del movimento totale di merci. L’Accordo di Associazione UE-Israele dispone che le merci israeliane godano di trattamento commerciale preferenziale, ad esempio la riduzione o eliminazione dei dazi.

Oltre 800
L’esercito israeliano ha istituito oltre 800 checkpoint e costruito un muro di separazione che penetra in profondità nel territorio palestinese, limitando ulteriormente il movimento della popolazione e l’accesso ai servizi essenziali

Perchè è importante la tua firma

La tua firma è fondamentale per fermare questa ingiustizia.

Chiedi alla Presidente Giorgia Meloni e al Governo Italiano, in sinergia con i partner europei, di:

Bandire il commercio con gli insediamenti, compresa la fornitura di servizi e investimenti.

Imporre trasparenza sull’origine dei prodotti.

Sospendere tutti gli accordi bilaterali con Israele e l’Accordo di Associazione UE-Israele fino al pieno rispetto da parte di Israele delle disposizioni sui diritti umani.

Con la tua firma puoi chiedere al Governo italiano di interrompere ogni relazione commerciale con gli insediamenti illegali di Israele. Un primo passo concreto per porre fine all’occupazione e alle conseguenti violazioni dei diritti umani dei palestinesi. Fallo ora.

Con la tua firma chiedi lo stop al commercio che sostiene gli insediamenti illegali.

Riceverai inoltre un rapporto che denuncia la responsabilità degli Stati che, permettendo a imprese e istituzioni finanziarie di commerciare con gli insediamenti, finiscono per legittimare e sostenere l’occupazione del territorio palestinese.

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Firma ora e ricevi subito il rapporto

Oxfam Italia